Zanda: "Siamo entrati in una fase importantissima del percorso delle riforme. Abbiamo dato mandato al vice presidente Martini di lavorare sugli emendamenti del gruppo. Lavorerà con i firmatari di ciascun emendamento, cercando di sintetizzarli, in modo da diminuirne il numero per rendere più agevole il lavoro della commissione che questa settimana che lavorerà sull'illustrazione degli emendamenti e la prossima settimana andrà ai voti".
Lo ha dichiarato il presidente dei senatori del PD Luigi Zanda, al termine dell'assemblea del gruppo sulle riforme istituzionali.
Il presidente dei senatori ha definito come "una possibilità seria" l'adesione al modello francese di designazione dei senatori, così come "è una prospettiva molto realistica" che si possa arrivare al sì dell'aula entro giugno.
"Credo che in commissione Affari costituzionali si possa fare un buon lavoro sulla riforma del Senato e del Titolo V. Ora vedremo gli emendamenti presentati dai gruppi ma io penso che, a partire dal testo base del governo, siamo vicini ad una buona riforma".
Così Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato nel suo intervento all'assemblea del gruppo PD.
"Come relatore, insieme a Roberto Calderoli -ha aggiunto- presenterò una serie di emendamenti su cui penso si possa trovare un accordo ampio e che raccolgono orientamenti ampiamente condivisi emersi dalla discussione in commissione. E' evidente però che per la composizione e i numeri del Senato, per far sì che si possa giungere in tempi congrui all'approvazione in commissione del testo da portare in aula serve innanzi tutto che la maggioranza e il Pd, principale partito di governo, siano compatti".
"Il voto del 25 maggio -ha sottolineato- ci ha consegnato una enorme responsabilità: quella di cambiare e riformare il Paese. Per questo è necessario corrispondere a questa responsabilità con un comportamento politico all'altezza della sfida che abbiamo di fronte".
"Il PD offre come punto di accordo sulla riforma del Senato il modello francese. La presidente Finocchiaro ha fatto un lavoro preziosissimo, ora è arrivato il tempo di decidere".
Lo ha sottolineato Andrea Marcucci firmatario insieme al collega Franco Mirabelli dell'emendamento che 'mutua' dal sistema francese il metodo di selezione dei membri del nuovo Senato.
"Il governo Renzi mette l'acceleratore per portare a casa un cambiamento radicale del nostro sistema istituzionale. Dopo la riforma del Senato, chiuderemo anche l'accordo sulla legge elettorale", ha concluso Marcucci.