''Due precisazioni in materia di riforme costituzionali sono doverose, c’è già troppa confusione per lasciare che se ne faccia dell'altra''. Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti. ''Non proponiamo affatto l'elezione dei senatori tramite un listino bloccato di nominati dall'alto - spiega Chiti - come dice oggi in un'intervista il senatore Gotor.
Noi riteniamo che il nuovo Senato debba essere eletto direttamente dai cittadini, contestualmente alle elezioni per i consigli regionali, con un sistema proporzionale e le preferenze. Lo abbiamo detto tante volte e lo ribadiamo. I cittadini hanno il diritto di scegliere i propri rappresentanti. Sarà la legge elettorale, non la Costituzione, a definire gli aspetti di dettaglio.
Nelle ultime ore è stato avanzato un modello elettorale chiamato 'abusivamente' francese. Prevede infatti la presenza di diritto nel Senato dei presidenti di Regione, mentre in Francia non esistono senatori di diritto e da marzo scorso i presidenti di Regione e i Sindaci sono incompatibili con il ruolo di parlamentari. Inoltre, in Francia ogni cittadino che abbia compiuto 24 anni può essere eletto senatore. Conosco bene i difetti del porcellum contro cui mi sono lungamente battuto: infatti penso che si debba modificare l'Italicum, introducendo le preferenze o i collegi uninominali. Meglio ancora, per stare davvero alla Francia, con il sistema uninominale a doppio di collegio. Ribadisco infine che si debba discutere, da subito, anche delle indennità dei deputati e dei senatori: già in questo Parlamento si devono equiparare a quella del Sindaco di Roma, come aveva proposto il Pd nella campagna elettorale per le politiche del 2013''.