Niente fase preliminare. Si tratta il tema dell’acqua. Intervengono il Sindaco Scanagatti, il Dott. Spoto, il Dott. Carimati (di Alsi), l’Ing, Bratta (Brianza Acque), Biagio Catena (Comitato Bene Comune), Adriano Poletti (Vice Pres. ATO).
Il Segretario Spoto propone lettura della reazione in allegato. Sindaco Scanaatti
“L’Amministrazione ha seguito un percorso lineare e trasparente, la richiesta è stata quella di rendere edotti i consiglieri comunali di un iter molto complesso e che consentisse a tutti di valutare quali sono gli atti compiuti e gli atti successivi che dovremo compiere. Il tema è molto complesso: l’acqua, un bene di tutti che non può essere considerato merce. La nuova Amministrazione comunale si è trovata nella situazione in cui molte decisioni erano state prese. Decisioni assunte alla vigilia della tornata elettorale (del 2012), assunte all’unanimità dei 55 sindaci della Provincia di MB. Il Comune di Monza è l’unico comune socio di Brianza Acque. Siamo alla vigilia di una situazione in cui dovremo, nell’Assemblea dell’ATO, rendere conto del lavoro fatto e prendere decisioni. Con la relazione del dottor Spoto, si prefigurano anche gli elementi di criticità che erano insiti nella decisione iniziale e quali sono gli elementi di criticità che devono essere risolti per consentire che il processo di affidamento a Brianze come gestore unico possa avvenire in modo adeguato. La relazione indica la road map per completare il percorso.
Dovremo arrivare ad una soluzione definitiva: la paralisi che ha investito i diversi soggetti non ce la possiamo permettere. Abbiamo anche un problema che deve essere risolto: il depuratore di Sam Rocco. La gara di assegnazione dei lavori è stata impugnata, sono stati fatti ricorsi ( 25 giugno il i ricorso al consiglio di stato). Il tema è avere un soggetto gestore unico che garantisca che la gestione sia totalmente pubblica e che ci sia un controllo pubblico rispetto all’attività svolta. Senza la possibilità da parte dei comuni nei confronti dell’unico soggetto gestore viene me o la condizione che deve essere alla base del progetto”.
Prof Bratta direttore di Brianza Acque
Brianza Acque è un operatore idrico integrato. Dalla progettazione alla realizzazione dell’attività di realizzazione. Brianza Acque opera su 24 acquedotti e 66 comuni per la depurazione (66 fognature e 62 depurazione) tanti soggetti sono compresenti sul territorio assieme a Brianza Acque. Viviamo anni di crisi che invide sui consumi e sui ricavi di alcune aziende. Ripartizione tra gestore delle reti ed erogatore del servizio. Il tema della ripartizione della tariffa è funzionale all’investimento : master-plan e investimenti sulle fognature ed acquedotto. Si vedrà quante risorse potranno essere stimate per gli investimenti. L’aspetto societario è composto da un comune e 8 società.
Biagio Catena (Rappresentante Comitato Beni Comuni).
Esprime dissenso rispetto all’iter scelto. “SI dice che sia stato un iter obbligato ma non lo è. Brianze Acque non è mai stata patrimoniale, non o è e non lo potrà diventare. Lo dice anche la relazione del Dott. Spoto e la Corte Costituzionale. Come possiamo definire Brianza Acque gestore unico, quando gestisce 28 acquedotti! Il patrimonio idrico è demaniale, l’unico soggetto che potrebbe gestirlo sarebbe l’azienda speciale (a divenire)”. Adriano Poletti (Vice Pres. ATO MB)
Sono due anni che lavoriamo sul progetto, questi problemi li avremmo avuti con qualsiasi scelta avessimo fatto due anni fa. I 55 Sindaci della Brianza, in modo unanime, fecero la scelta di affidare a Brianza Acque il compito del gestore idrico. Furono valutate diverse scelte e l’ipotesi dell’affidamento di Brianze Acque era una tra tante. La valutazione fu che l’unico scelta che ci consentiva, in quel momento, di essere in norma era la scelta della gara. Allora andiamo verso una (sola) società pubblica (articolata su un unico livello) di partecipazione diretta degli enti locali. Al termine degli interventi degli ospiti il Pres. Maffè apre la parte delle domande.
Intervento e domande poste dal Capogruppo PD Marco Sala.
Sala: “Ringrazio il Sindaco per la proposta do un consiglio sul tema della gestione nel nostro territorio della risorsa comune dell’acqua, viglio prima di fare la mia domanda sottolineare l’impegno che ci siamo presi come Consiglio Comunale, amministrazione, soggetti tutti nel conoscere a fondo la tematica. Questo ci permette di attestare come non sia un impegno dell’ultima ora, ma come sia iniziato sicuramente dal referendum , ma non solo”. […] “Vorrei sottolineare come quest’impegno, al di la delle passioni e dai toni a volte sopra le righe, sia stato di tutti gli attori presenti e soprattutto di tanti cittadini consapevoli del valore sociale di questo tema.
1. Si avevano a disposizione 3 ipotesi di affidamento al servizio: gara, affidamento a società mista con gara per parte privata, costituzione di società in house. La scelta è caduta sulla 3 soluzione. E’ vero che qualsiasi percorso si fosse scelto (Alsi o BA) avrebbe necessitato di un periodo di avvicinamento al conseguimento dei requisiti previsti? 2. E’ vero che la società pubblica gestirà il 40% della rete? (Il 70 della depurazione , il 90 della rete fogne). Il resto è in gestione a Cup e a Agam. Se così fosse il volume di contributi derivanti dalle tariffe e destinati agli investimenti è sufficiente a sostenere l’ammodernamento della rete , il rinnovo del depuratore, gli allacciamenti per la salvaguardia delle acque. O ci ritroveremo nella necessità di dover pensare nuove aggregazioni societarie? 3. Cosa succede se una sola delle società socie di Brianza Acque decide di non retrocedere la quota al suo ente?”.
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