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Colombo_Claudio_piccola.jpg_1661677714Claudio Colombo è l’Assessore che con la delega all’Urbanistica ha dovuto realizzare il primo grande e atteso atto dell’Amministrazione Scanagatti.

La cancellazione della grande cementificazione della variante al Pgt firmata Mariani and Company.

Un atto che, secondo noi ,è passato un po troppo “sotto traccia” come se fosse un atto scontato, sminuendone l’importanza politica e soprattutto rispetto al futuro della città.

Successivamente il nostro Assessore (alla prima esperienza amministrativa) ha dovuto fare fronte ad alcune azioni urbanistiche necessarie ed inevitabili. Interventi previsti dal pgt vigente e che sono state oggetto di “attacchi speculari” da parte di alcuni comitati cittadini.

In realtà, il tentativo di Colombo quest’anno è stato quello di trovare equilibrio tra difesa del territorio e interventi che favoriscano edilizia pubblica e convenzionata.

Il Piano del recupero della grandi aree dismesse sarà certamente il test più importante per il futuro della città e per l’impegno dell’Assessore.

Di seguito la sua riflessione alle domande che gli abbiamo fatto, riguardo ad una valutazione sua del lavoro di questo primo anno

D. La mia esperienza?... si tratta di un'esperienza interessante e certamente utile , in un contesto difficile, che consente di comprendere dall'interno i problemi di un'amministrazione e di avere uno sguardo privilegiato sulla comunità che si amministra.

D. Le azioni più importanti? la revoca della variante al PGT, la proposta di adesione del Comune ai parchi sovracomunali, il documento di inquadramento sulle aree dismesse , la limitazione del ricorso alla monetizzazione.

D. I problemi? è' difficoltoso il rapporto con l'organizzazione comunale, che non sempre risponde con sollecitudine alle indicazioni e alle direttive .

D. Il rapporto con la politica e la città?...con il Gruppo Consiliare devo dire che il rapporto è stato corretto e positivo . Con il Partito più sporadico . Con le associazioni ed i cittadini credo che si debba coltivare un rapporto franco e leale, cercando di dire la verità e non quello che farebbe comodo comunicare.

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