Abbiamo perso ormai il conto delle “modifiche alle modifiche delle modifiche”…che in questi due anni, l’Assessore Clerici è stato costretto ad apporre alla variante ereditata dal “boss” Paolo Romani.
Primo paradosso politico di questi ultimi giorni è che la Giunta ha approvato l’ennesima versione della variante da portare in Consiglio Comunale, con l’unica assenza proprio di Paolo Romani, prima fautore e ispiratore del piano e poi “codardamente fuggito” delle stesse proprie scelte, lasciando così responsabilità e eredità al “buon” Clerici.
Secondo paradosso: la riduzione delle volumetrie e di alcuni indici di edificazione, sono state apportate solo dopo che la Regione Lombardia, notorio “covo di comunisti” aveva con un suo documento stroncato il piano presentato da Monza, modifiche che sono in parte le stesse che erano state respinte con gli emendamenti del centrosinistra..
Alcune modifiche ci sono: 600 mila metricubi e 3600 abitanti in meno, il taglio secco dell’edificazione al cosiddetto polo della Boscherona e riduzione dell’indice di edificabilità dallo 0,35 allo 0,25 e pure un “brodino” che riguarda la Cascinazza che passa dai 408mila metri cubi ai “solo” 366 mila.
Non cambia la sostanza di una variante che con i suoi 3milioni e 400 mila metricubi di cemento, va ad invadere aree agricole e verdi e liberalizza ad edificazione la maggior parte delle aree libere restanti nella nostra città.
Patetica la dichiarazione dell’Assessore Clerici quando si affretta a dire: “che non è mai successo che un piano venisse interamente realizzato…anzi con la situazione economica attuale probabilmente non se ne farà niente…”
E allora? Ma cosa si sta dicendo e facendo?...stiamo prendendo in giro i monzesi o come comunque è probabile con la variante si sono messe le condizioni per grandi speculazioni finanziarie prima e edificatorie poi.
L’opposizione e il Pd, non può che prendere atto positivamente, che le proprie battaglie di modifica stanno “riducendo il danno” della scelta fatta da Mariani and C. ma nel contempo non lascerà nulla di intentato per bloccare o comunque porsi contro un vero piano di speculazione territoriale che cambierà in negativo il futuro della città.
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