Dopo cinque anni di “mattone”….e prima del gran finale con il “ballo del mattone” del pgt…l’altra sera era in Consiglio Comunale all’odg il tema dei Musei Civici a Monza, con la presentazione e votazione del Regolamento Comunale.
Tra il disinteresse generale dell’aula, l’argomento esposto dall’Assessore Di Lio ed ha fatto emergere un grande paradosso.
Finalmente il Comune di Monza ha adottato un Regolamento sui Musei Civici, che ha nel suo intento quello di dare cornice alla presenza museale cittadina, di definirne luoghi, scopi, modalità di lavoro e qualità.
Un fatto positivo in sé e per questo votato all’unanimità, con contributi dell’opposizione in termini di emendamenti e un ordine del giorno, teso a vincolare il Direttore ad assumere i parametri della scientificità e della qualità come proprio metro di misura.
Il paradosso nasce quando andiamo a constatare che, sì c’è il nuovo Regolamento ma a Monza in questi 5 anni quelli che sono mancati sono proprio i musei!.
Infatti: il nuovo Museo ex Umiliati (dove dovrebbe trovare la sede la Direzione dei Musei) che doveva essere inaugurato tre anni fa, è ancora fermo e se va bene completerà i lavori per aprire in autunno 2012.
La cosa più grave, è che questa Amministrazione ha completamente stravolto il progetto della precedente Amministrazione, che prevedeva per gli ex Umiliati una struttura innovativa e multimediale che svolgesse la funzione di “prima porta” alla messa in rete dei visitatori con la rete museale monzese e briantea.
Il progetto Di Lio si è limitato (tagliando le spese) all’ennesimo “museino” espositivo locale del quale non se ne sentiva il bisogno.
Riguardo al sostegno delle attività associative in questo campo, è noto come è stato trattato il Museo Etnologico (alla faccia della monzesità), sfrattati dalla villa reale e in perenne attesa di una collocazione definitiva e spesso ostacolati nelle loro attività.
Infine l’Assessore (che pure ha la delega) ha completamente rimosso la scelta disastrosa più importante che è quella del destino della Villa Reale, una villa che doveva essere “museo di se stessa”…si troverà ad essere defenestrata da questa funzione principale con una privatizzazione che ha per la Villa ben altri programmi.
Conclusione: “belle le regole…peccato per i musei….
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