Fonte: Sito Unione Italiana Sport per tutti
È sempre più evidente che il futuro del nostro pianeta è incerto. La grave crisi ambientale ogni giorno di più si mostra con i suoi aspetti concreti: disastri ecologici, emergenze climatiche, inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua. Crescono le disparità sociali ed economiche, il precariato e la disoccupazione, aumenta la povertà assoluta, si allarga la forbice tra fasce di popolazione abbiente e nullatenente.
Lo scenario internazionale è in continuo divenire ed al centro della trasformazione geopolitica ed economica sostenibile del mondo gli argomenti critici sono: l’aumentata impronta ecologica delle città e gli effetti dell’uomo sull’ecosistema (cambiamento climatico e perdita di biodiversità).
Nel primo caso si registra una espansione territoriale delle città, una maggiore aggregazione di individui provenienti dalle zone rurali, e di conseguenza una accelerazione del metabolismo delle città. Nelle città viene prodotto il 75% delle emissioni climalteranti, ed oltre il 20% dei consumi energetici dipende direttamente dalle scelte fatte dagli enti locali. Sempre meno suolo, sempre più cemento, sempre più uso di energie e risorse, sempre più produzione di scarti: emissioni e rifiuti.
Nel secondo caso una crescente pressione sull’ecosistema con un conseguente impoverimento dei sistemi naturali: minaccia alla biodiversità (servizi ecosistemici), minaccia ai captatori di Co2, etc. Il problema globale è che siamo 7 miliardi di abitanti e tra non molto diventeremo 9 miliardi, ma la dimensione del pianeta è sempre la stessa: le conseguenze del cambiamento climatico impoveriranno sempre di più i processi di rigenerazione naturali.
Per un futuro sostenibile la trasformazione delle città rappresenta un punto centrale delle agende di tutti i governi locali e nazionali. La città rappresenta il nodo intorno a cui si intrecciano e si dipanano le emergenze umane, ambientali, sociali e culturali più drammatiche del nostro tempo e contemporaneamente lo scenario di soluzioni possibili praticabili.
In Italia per il 2013 si conferma il trend negativo della qualità ambientale delle nostre città:
- aumenta l’emergenza smog;
- resta invariata l’attenzione alla salvaguardia dell’acqua pubblica;
- non diminuisce la produzione di rifiuti;
- il trasporto pubblico è in picchiata ed aumentano le auto private;
- restano congelati gli indici dedicati a isole pedonali, zone a traffico limitato e reti ciclabili urbane.
Una situazione di empasse grave con ricadute notevoli sulla salute pubblica e sulla qualità di vita dei cittadini. La città è da ripensare e da riprogettare. Una delle strade indicate oggi è quella delle “Smart city”: interventi di progettazione sistematica che vedono le città come un insieme coordinato e che utilizzano le tecnologie “intelligenti” per rendere i centri urbani sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale. Soluzioni da realizzare in un complessivo progetto politico che coinvolga ogni settore ed amministrazione. Un modello che vede nella partecipazione e nella multidisciplinarietà di saperi la sua forza, un modello che incide sul cambiamento degli stili di vita, che ha necessità di consapevolezza e che si avvia ad una revisione culturale.
La Uisp è consapevole che un ruolo determinate in tale processo lo debba dare lo sport sostenibile. Lo pensa, lo scrive e con tanti sforzi prova a metterlo in pratica da anni. Le nostre manifestazioni nazionali, in particolare Vivicittà e Bicincittà nate oltre 20 anni addietro per affermare il diritto a città vivibili, si sono dotate, negli anni, di sistemi di misurazione del loro impatto ed affrontano i temi dell’uso consapevole dell’acqua,dei rifiuti, dei trasporti a minor impatto ambientale e dell’uso della materia con la campagna “Riduco, riuso, riciclo”.
Oggi è necessario sistematizzare ancora di più la nostra azione nazionale e la comunicazione in tal senso, per questo nel 2014 si attuerà il progetto “Città sostenibili – città e comunità attive”. Vogliamo rimettere in gioco l’uomo con le sue capacità di relazione, anche attraverso il corpo, con la sua fisiologia, con la sua energia, perché torni ad essere l’indicatore di riferimento della qualità della vita delle nostre città. Vogliamo rimettere l’uomo in equilibrio con l’ambiente urbano in cui spesso vive, per avviare un processo di cambiamento dei nostri centri urbani e realizzare una città a misura d’uomo.
La pratica diffusa dello sport in città, in particolar modo quello destrutturato - camminare, correre, andare in bicicletta - e/o quello postmoderno - parkour, skate, hip-hop - è carica di significati e contenuti ideologici: ha in sé la richiesta di cambiamento quindi può concorrere a generare nel cittadino una visione nuova delle potenzialità corporee e, nel contempo, offrire a progettisti ed amministratori una dimensione innovativa per ridisegnare gli spazi urbani, pensando alle strade, ai marciapiedi, alle piste ciclabili come grandi impianti sportivi per tutti. Camminare, pedalare, correre… sono tutte capacità che generano una “mobilità dolce”.
Una visione dello sport che affronta il problema dell’inquinamento nel suo complesso, dall’utilizzo di fonti di energia rinnovabili alla trasformazione del complesso della mobilità, alla sostenibilità della produzione industriale, alla ecoefficenza del patrimonio edilizio.
Le nostre manifestazioni nazionali, Vivicittà, Bicincittà, Giocagin, Summerbasket e Mondiali Antirazzisti, ognuna per la sua peculiarità dovranno essere progettate pensando alla riduzione e alla compensazione dell’impronta carbonica generata, direttamente ed indirettamente, dai trasporti, dai materiali e dai servizi utilizzati; rimetteranno al centro il tema della salvaguardia dell’acqua; affronteranno le tematiche della riqualificazione sostenibile dell’edilizia sportiva; si occuperanno di mobilità sostenibile; osserveranno la città dal punto di vista della qualità della vita.
Le manifestazioni saranno supportate da una campagna di comunicazione e da una formazione preventiva riservata agli organizzatori di tali eventi. Sarà messo a disposizione degli stessi un vademecum per l’organizzazione di manifestazioni sostenibili. L’obiettivo generale è la riduzione dell’impronta ecologica nazionale, la divulgazione di una cultura della sostenibilità tra i cittadini attraverso le pratiche sportive, l’implementazione delle relazioni e sinergie tra il mondo dello sport e le amministrazioni locali e centrali, la nascita di comunità attive.
Lo sport, nella sua accezione più ampia, quello di tutti i cittadini, quello rappresentato dalla Uisp, con questo progetto sarà in prima linea per una città sostenibile. La città è da ripensare come luogo di vita, di incontro e di socializzazione.
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