L'Aula ha approvato la nostra mozione (a prima firma Bersani) per chiedere una riforma del fisco equa e che permetta la redistribuzione del reddito. Il governo ha dato parere favorevole, anche se questo corrisponde ad una contraddizione rispetto alle scelte fatte sin qui dall'esecutivo.
Ora, se non vuole prendere in giro il Parlamento, il governo deve rispettare gli impegni presi. Con la votazione della Camera è stato accolto il principio secondo cui il fisco deve premiare coloro che producono reddito e un euro di reddito da lavoro o di impresa non può essere tassato più di un euro tratto da rendite e speculazioni. Con la nostra mozione abbiamo anche proposto di assumere l'aliquota del 20 per cento come riferimento per la tassazione di tutti i redditi. Sul fisco in questi 10 anni ci sono state 10 promesse di riforma e solo due certezze: il condono del 2004 e lo scudo fiscale del 2009. Adesso ci auguriamo che la improvvisa disponibilità da parte del governo, dovuta alla debolezza della maggioranza, porti l'esecutivo ad ascoltare le proposte del Pd.
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