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stazione-monzaOltre 300 stazioni ferroviarie visitate e passate allo scanner in circa due mesi per dimostrare che esiste un degrado diffuso sul quale occorre intervenire. E una proposta concreta: istituire un fondo da 25 milioni di euro destinato a progetti di riqualificazione delle stazioni lombarde di RFI e Ferrovie Nord, in collaborazione con le società ferroviarie e con i comuni interessati.

Denuncia e proposta sono andate di pari passo in questo intenso lavoro portato avanti dal gruppo negli ultimi due mesi, per arrivare all'approvazione di un bilancio che alla fine non ha dato il frutto sperato, dimostrando ancora una volta che la Regione sottovaluta lo stato del trasporto pubblico in Lombardia. Stato che, nelle 300 su 415 stazioni visitate fino ad ora, non è consolante: non presidiate da personale (70%), senza la biglietteria (70%), senza obliteratrici (nel 40% non esistono o sono fuori uso), con la sala d'aspetto (presente in nove casi su dieci) senza riscaldamento (70%) e spessissimo in pessime condizioni e, dulcis in fundo, nel 45% delle stazioni visitate i bagni sono assenti o inagibili.

"Lo stato di degrado delle stazioni lombarde - spiega Stefano Tosi - indica chiaramente come non si sia investito sulle strutture e come la gestione sia stata trascurata da RFI e dalla Regione Lombardia. I pendolari lombardi meritano di frequentare stazioni accoglienti, cosa che oggi evidentemente non sono. Occorre combattere il degrado per poter contare finalmente su un servizio adeguato, perché le stazioni sono la porta d'ingresso del servizio".

Sulle risorse interviene Agostino Alloni: "I 25 milioni che abbiamo chiesto alla Regione di stanziare sarebbero potuti servire per alimentare la messa a disposizione di altre risorse da parte di RFI e dei comuni. L'obiettivo principale era quello di 'dare in affido' le stazioni e creare quindi le condizioni affinché siano presidiate: trovare qualcuno che localmente garantisca l'apertura e la chiusura delle sale d'attesa, il funzionamento degli impianti di riscaldamento e faccia da deterrente per i purtroppo frequenti atti di vandalismo. Insomma, rendere più funzionali e sicure le stazioni ferroviarie". Così non è stato, perché l'assessore ha preferito una soluzione a costo zero, aprendo il bando per l'affido dei locali vuoti, come del resto era scritto in un ordine del giorno che il PD aveva fatto approvare a luglio scorso, ma senza stanziare alcuna risorsa. Quale sarà il destino di quella misura, con i pochi soldi che hanno in cassa i comuni, lo si vedrà tra qualche mese.

I DATI
Il 26 ottobre è stato dato avvio a un tour censimento delle 415 stazioni ferroviarie lombarde, 110 di Ferrovie Nord Milano e 305 di Rete Ferroviaria Italiana. I 22 consiglieri regionali del PD, con segretari di circolo e amministratori locali hanno fino ad oggi visitato 300 stazioni nelle dodici province lombarde, il tutto è ampiamente documentato con video e foto sul profilo Facebook del gruppo regionale (digitare nel campo di ricerca di FB "Gruppo PD Lombardia" )

Documentazione e link sono disponibili anche sul nostro sito (www.pdregionelombardia.it), in una pagina dedicata
Questo l'esito delle criticità segnalate sul questionario, preventivamente preparato per la campagna, sono similari nelle varie province.

Funzionalità

- Nel 70% dei casi manca la biglietteria (nel 40% dei quali non è sostituita da un bar, i pendolari sono costretti a munirsi di ticket da rivenditori siti nel centro cittadino)
- Solo il 30% presenta una biglietteria elettronica (e non sempre funzionante)
- Nel 40% dei casi mancano macchine obliteratrici, o sono fuori uso
- I sottopassi presenti sono degradati in più del 70% dei casi
- Nell'80% dei casi le stazioni lombarde non hanno accesso autonomo per i disabili

Accoglienza
In più del 90% dei casi vi è una sala d'aspetto, ma nel 70% sono in cattive condizioni:
- privi di riscaldamento e/o condizionatore (70%)
- pareti in stato di degrado (70%)
- assenza di luce nei locali (50%)
- mancanza di personale di servizio (70%)
Nel 45% delle stazioni i WC mancano o sono inagibili
Nel 70% dei casi, all'interno della stazione, abbiamo riscontrato spazi abbandonati e non curati (che meglio sarebbero gestiti se assegnati ai comuni e alle associazioni locali)

Raccordo con altri mezzi di trasporto
- Solo il 40% delle località sono collegate al Trasporto pubblico locale urbano e extraurbano, sei su dieci non lo sono. Davvero poco se si considera il mezzo ferroviario in termini di opportunità per l'intermodalità.
- Le stazioni presentano nel complesso parcheggi limitati e sottodimensionati rispetto alla domanda.
- La presenza di rastrelliere per la sosta delle biciclette è esigua: in più del 40% manca oppure non è funzionale all'utilizzo.
- Pochi Comuni lombardi hanno stipulato convenzioni con Rfi: la formula del comodato d'uso favorirebbe la riqualificazione della stragrande maggioranza dei locali in disuso, presenti nelle stazioni, in quanto gestiti da enti, quali Comune, Provincia e associazioni di volontariato, più vicine al territorio.

Fonte: Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

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