"Con l'Italia che vuole cambiare" oggi un fiume colorato e festoso di donne e uomini è confluito in Piazza San Giovanni a Roma, per la grande manifestazione nazionale organizzata dal Partito democratico.
Testo e video completi del discorso di Bersani a San Giovanni
I due lunghi cortei partiti da piazza della Repubblica e da piazzale dei Partigiani si sono uniti per partecipare tutti insieme a quella che è stata ribattezzata la grande festa della 'liberazione dal berlusconismo'.
Sotto il cielo azzurro di una Roma freddissima, ma scaldata dalla speranza di centinaia di migliaia di cittadini italiani che vogliono un futuro migliore, la musica è al centro della festa, con tanti artisti e cantautori italiani: La Med Free Orkestra, Nina Zilli, Simone Cristicchi, Roy Paci e gli Aretuska (a sorpresa arriva anche la grande Fiorella Mannoia) e Neffa che ha regalato al Pd la canzone dal titolo "Cambierà", colonna sonora della kermesse.
Conducono sul palco: Cristiano Bucchi, giornalista di Youdem, la tv del Pd e Martina Panagia una giovane veiay. I presentatori aprono la grande festa leggendo i numerosissimi messaggi di speranza e di plauso arrivati via internet da tanti italiani che partecipano virtualmente e con il cuore alla manifestazione e che esortano a che l'impegno del Partito sia sempre più forte ed incisivo.
Ma non mancano momenti importanti di riflessione durante la bellissima festa degli italiani ormai stanchi e disillusi da una parvenza di governo che cerca di mantenersi in vita al di la di ogni ragionevole dubbio. Viene infatti letta dal palco di Piazza San Giovanni la nostra bellissima Costituzione della Repubblica italiana, scritta più di 50 anni fa ma attualissima oggi più che mai.
La piazza è gremita di gente, ma il Pd "non da i numeri", e comunque come ha detto Lino Paganelli che ha organizzato la mobilitazione "Saremo sempre uno di più di quelli che vogliono ancora Berlusconi".
I militanti ed i simpatizzanti sono arrivati da tutta Italia con treni speciali e pullman, da nord a sud uniti da uno scopo unico: mandare a casa questo governo inadeguato e dannoso.
Parlando con la gente che popola la piazza emerge il riflesso di una Italia sana, attiva, ma stanca di vedere sempre eluse le proprie aspettative e le proprie necessità.
Claudio, 52 anni, è di Cellino San Marco, in provincia di Brindisi e nella vita distribuisce i giornali nelle edicole, lavoro duro e logorante, soprattutto per gli orari. Ha viaggiato tutta la notte, su un pullman organizzato dal Pd, insieme ad altri 50 amici, non tutti iscritti al Pd, come lui, ma speranzosi di cambiare l'Italia. Claudio ha detto che ha partecipato alla manifestazione per contribuire in senso figurato a " dare un calcio a Berlusconi", perché "l'Italia ha bisogno di una svolta e infatti nella piazza è percepibile a pelle l'importanza del momento". Ha poi detto con gli occhi lucidi: "Siamo già venuti qui per dare sostegno al Partito, ma ogni volta è un'emozione nuova".
Tantissimi anche i giovani che con la loro naturale allegria colorano la "festa del Pd". Silvia ha 20 anni ed è arrivata a Roma con un treno speciale partito da Brescia. Studia lettere nell'Ateneo di Padova perché le piacerebbe tanto restare nell'università, ma mentre lo dice, sorride, perché pur così giovane sa già che sarà molto difficile realizzare il suo sogno. Silvia, ventenne ma così matura, ha detto che è venuta alla manifestazione a Roma perché "spera che la sua presenza dimostri che c'è ancora una coscienza civile tra le persone, e che si muovano gli animi dei più pigri, che sono solo capaci di criticare tutto, ma non hanno voglia di cambiare le cose". Quindi ha concluso esortando all'Italia: "partecipazione e non indifferenza!"
Anche tanti anziani hanno voluto partecipare con il Pd alla manifestazione contro i mali del governo, proprio perché insieme ai giovani ed alle donne sono la categoria più colpita dalla crisi economica mal gestita dal governo, hanno pensioni al limite della sopravvivenza e non hanno servizi sociali a disposizione. Franco e Giacomo vengono da Caserta, sono partiti all'alba con un pullman pieno di simpatizzanti e militanti del Pd. "Siamo qui per vedere se è possibile buttare giù quel gran signore - ha detto Franco con un simpatico intercalare dialettale -. Ci aspettiamo da questa piazza uno stimolo in più per cambiare questa situazione in Italia. I giovanotti nel Partito devono fare esperienza e noi li seguiremo bene e da vicino per aiutarli, poi potranno dare un contributo al Partito". Giacomo ha detto che l'importante per cambiare la situazione è che il Pd, come sta facendo, porti avanti delle proposte che tocchino di più i cittadini, un progetto che vada incontro a tutte le categorie". "Speriamo che il 14 dicembre festeggeremo qualcosa", hanno augurato i due pensionati.
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