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Cosa portiamo a casa dalla Stazione Leopolda? Il luogo stesso racconta subito cos'è la buona amministrazione, nel contrasto vistoso con ciò che stiamo vivendo a Monza con la variante del PGT: una grande stazione abbandonata può accoglierere, dopo la sua riqualificazione a spazio pubblico, tanta gente venuta da fuori e si parte con bruschette e ribollita, che bello!
Secondo me, ciò che abbiamo vissuto sabato e domenica mattina è stata, soprattutto, un'occasione importante di ascolto e partecipazione; a poco a poco, si è delineato un ritratto del popolo del PD e di chi gli è vicino, dei tanti che a volte si sentono un po' esclusi, che non sempre riescono ad accalorarsi quando raccontano il PD, non riescono a convincersi appieno e a convincere gli incerti e i delusi; giovani e meno giovani, tesserati , simpatizzanti, militanti; ognuno si presentava col suo nome e aveva solo 5 minuti, si trattasse di una parlamentare, di un sindaco, di una dirigente del partito, di un coordinatore di circolo, di una insegnante, un ricercatore, un sindacalista, una professionista.
In tanti temevamo un po' questa modalità spontaneista, ma a poco a poco ci siamo convinti che funzionava, perché la richiesta che univa tutti era quella di trovare risposte a domande che attendono da tempo per camminare più speditamente verso l'Italia che abbiamo in mente . Tanti volti conosciuti e tantissimi che valeva la pena conoscere. Mi ha stupito molto l'attenzione di tutti a tutti i contributi, cosa che non è frequente nelle riunioni politiche, spesso caratterizzate dal via vai, dalle chiacchiere nei corridoi laterali, dalla frequente sensazione del militante di essere escluso dai momenti che contano e vedere che tanti non sanno ascoltare che non sè stessi. Tante PAROLE per un vocabolario da condividere, tanta voglia di vincere la timidezza politica e diventare incisivi, rottamare le sconfitte.
Cultura, scuola, bellezza, ricerca,sapere, merito, innovazione, ambiente, TUTTI, sostenibilità, sviluppo, lavoro, diritti, doveri, legalità, fisco, giustizia, equità, SUD, credibilità, casa, pace, onore, disarmo ...mi fermo con questa perchè quando l'ho ascoltata mi sono accorta che era da tanto tempo che non la sentivo e mi è piaciuta tantissimo l'idea di recuparare finanziamenti per la Scuola e la Cultura dai tagli alla Difesa. Un vocabolario, ogni parola con un'esperienza o una proposta da cui partire. La legalità come premessa del dibattito politico, la richiesta accorata di trasparenza e rispetto delle regole, a partire dall'interno del nostro partito; il mito della competenza da contrapporre al mito dell'anzianità e l'urgenza di dare a tutti dignità e speranza nel futuro. Esperienze locali da imitare come quella di Ilda sull'integrazione a Torino, l'open government, offerta di trasparenza ai cittadini, le buone pratiche che ci hanno fatto vincere anche nel Veneto leghista; nei miei appunti non trovo tutti i nomi, ma mi salta all'occhio un'idea di uno dei tanti amministratori entusiasti del loro lavoro: dobbiamo vantarci di amministrare "Comuni Deprecarizzati"!
Studi complessi e articolati, come quelli di Rita con il suo salario di cittadinanza e le proposte per coniugare flessibilità ed equità o di Ernesto, che snocciola proposte fiscali e ricorda che ogni atto di evasione è un servizio in meno alla comunità; la passione con cui Mila chiede di rottamare i banchi e costruire una scuola più vicina ai bisogni dei ragazzi di oggi; tanti ricercatori che vogliono creare le condizioni per non andare via dall'Italia a chi desidera rimanere, e tra loro la richiesta di Ale di fare una solenne promessa ai bambini di oggi, numerosi anche in in sala.
Energie ed intelligenze da cogliere e valorizzare, l'esperienza di chi ha già dato tanto e può farsi da parte e sostenere le forze più nuove, per rinnovarsi e ridiventare un punto di riferimento forte, recuperare chi non vota più perché è stufo della politica, prima di pensare ad improbabili alleanze. A Firenze come a Roma, in un partito di cui Ivan Scalfarotto si è proclamato fiero vice-presidente, si sente il bisogno di un'idea di Italia più chiara verso la quale camminare assieme, di ridare dignità alla parola POLITICA , di coraggio e di coerenza perchè IL FUTURO E' IL NOSTRO TEMPO .

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