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AnticaMappaParco quadrata ridimensionata

Lunedì 25 novembre si è svolto un Consiglio Comunale dedicato in parte alla Reggia, a cui erano presenti il Presidente del Consorzio Paolo Pilotto, il Direttore Corsini e il Responsabile Amministrativo Fiore.

La mia è una cronaca “politicamente scorretta”, come si addice a un pulcino nero notoriamente “perdente”. Cercherò di mettere in evidenza le (poche) luci e le (molte) ombre percepite assistendo a una seduta che, per un tema così complesso e importante, non è certo stata facilitata dai tempi concessi.

Consorzio e Consiglio

Il Consorzio ha cercato di evidenziare le cose fatte e quelle che restano da fare, in una situazione di grande carenza di organici.

I consiglieri di minoranza hanno tentato maldestramente di addossare le criticità e i ritardi (oggettivi) all’attuale Presidente.

La minoranza ha omesso le sue pesanti responsabilità, quelle della gestione Allevi, e la scelta di Regione Lombardia di affidare all’azienda Aria la maggior parte della operatività del Masterplan.

Dai loro interventi è stata confermata la visione del Centrodestra del Parco-Villa intesi come un grande “contenitore” da riempire con grandi strutture ed eventi, in totale disprezzo della tutela ambientale.

I Consiglieri di maggioranza, da una parte, hanno posto questioni importanti, quali il futuro del Consorzio e il tema della mobilità. Dall’altra, però, è stata una “occasione persa” per porre altre domande, per ricordare alla minoranza le sue responsabilità, per presentare qual è la visione di questa Amministrazione.

 

Consorzio o Fondazione?

È un dilemma che ci si è posti già dalla nascita del Consorzio. Una scelta allora voluta per cercare di dare, giustamente, un Coordinamento strutturale alle diverse proprietà.

Nel prossimo futuro, entro il 2029, si ripresenta il problema: confermare il Consorzio o scegliere la Fondazione? Sarebbe bene che il confronto decolli al più presto e per tempo, considerando i pro e i contro delle due modalità.

Masterplan: a che punto siamo?

L’attuale situazione, con la dote dei 52 milioni, vede impegnato il Consorzio per meno di un terzo degli interventi: il 26% realizzati, il 50% appaltati, il 23% da appaltare.

Gli altri due terzi, le opere affidate da Regione ad Aria, salvo alcuni minori interventi sono ancora nella fase di analisi e studio. Alleluia!

Commento: “Basta avere pazienza”

 

In attesa del Masterplan, il Parco?

Da una consigliera di maggioranza è stata posta la domanda se il Consorzio intende dotarsi di un piano di Mobilità Sostenibile.

Una scelta, questa, necessaria sia per promuovere il turismo, sia per chi oggi frequenta il Parco e la Villa. In particolare, le fasce più fragili della popolazione.

Un piano che possa favorire l’arrivarci, attraverso il combinato bus-treno-bici-MM. E, stante la grandezza del nostro Parco, la messa a punto anche di un progetto per la “mobilità interna”, che preveda modalità diversificate e integrate: a piedi, in bici, con navette elettriche.

L’unica risposta arrivata dal Direttore Amministrativo è stata quella di ricordarci che ci si è dotati del trenino turistico elettrico. No comment 1.

 

Il Golf Club è l’altra nota dolente. La recente convenzione prevede, “a compensazione dell’uso privato”, l’apertura ai cittadini dell’area tutti i lunedì. Probabile la massiccia dell’”ordine dei parrucchieri”. No comment 2.

 

Villa Mirabello e Mirabellino.

Per Villa Mirabello, siamo ancora nella fase di “analisi e monitoraggio” di Aria.

Per il Mirabellino, lodevolmente acquisito dal Consorzio, il recupero della Villa si prospetta molto complicato. Perché, non facendo parte del Masterplan, richiederà la ricerca di altri finanziamenti.

Commento: “Finché c’è vita, c’è speranza”

 

Le domande non fatte e le risposte non date

A che punto siamo per il rinnovo delle Convenzioni con i diversi gestori?

Quale ruolo intende avere il Consorzio, rispetto alle politiche culturali all’interno di Parco e Villa? Un ruolo di Governance, o di delega e di mero ente appaltante e affittuario?

Un Parco da riempire di tutto e di più, o un Parco con un progetto e un programma?

Ristorazione: quali ristori recuperare e con quali modalità, oneri, qualità e diversità di offerta e target?

Commento: “Si accettano risposte da chi di dovere anche via email”

Una considerazione apparentemente minore. In attesa delle “magnifiche sorti progressive” del Masterplan, non è il caso di occuparsi anche di “piccole cose” importanti per chi frequenta il Parco? Mancanza di servizi igienici, rastrelliere per le bici, segnaletica e info point all’altezza, un programma di visite guidate, manutenzioni adeguate del patrimonio ambientale? …O no?

 

Area Autodromo: “compatibilità e incompatibilità”

Inevitabile che in Consiglio sia stato sollevato il tema del futuro dell’Autodromo, molto garantito in questi anni con milioni di euro, ben superiori ai famosi 52 per Parco e Villa. Come prevedere l’utilizzo della sua area a verde, in termini di “uso pubblico e compatibilità ambientale”?

Preso atto che, piaccia o non piaccia, Autodromo e Parco sono costretti a convivere, la questione posta da un consigliere di maggioranza è stata quella del “come è possibile ridurre i danni” di questa oggettiva incompatibilità ambientale. In vista della futura convenzione, come prevedere un percorso partecipato, con tutti gli attori pubblici, associativi e privati interessati?

Un po’ stridente che, ancor prima di andare al rinnovo della Convenzione, si sia prorogata la sua presenza fino al 2031. Annuncio che ha visto l’approvazione “in pompa magna” di tutte le autorità preposte, senza che ci sia stato un minimo di informazione e confronto tra istituzioni e associazioni.

Un Consigliere di minoranza ha rilanciato la richiesta di riprendere una programmazione dei “grandi concertoni”, come ulteriore modalità per rendere famosa la nostra città!

Il Direttore del Consorzio ha cercato di uscire dal delicato angolo con motivazioni deboli e ambigue: “Non abbiamo ricevuto richieste per l’area Autodromo ma per i Giardini” – “Siamo in attesa del nuovo Regolamento del Parco”.

Lo stesso Direttore aveva giustamente definito la Villa Reale una creatura delicata da tenere ben curata. Il Parco e l’area a verde dell’Autodromo perché no?

Commento: “Due pesi, due misure”

 

La Villa Reale dei passi in avanti

Il Consorzio e il suo Presidente hanno ben argomentato i passi in avanti di questi mesi: l’aumento delle aperture, l’entrata nel Coordinamento delle Regge Europee (anche come presupposto per essere riconosciuti dall’Unesco), il successo delle mostre esposte, la ristrutturazione dell’ex Borsa e il tentativo di recuperare gli arredi storici dal Quirinale.

Anche per la Villa sarebbe utile “mettere mano” a piccole e grandi cose, quali un progetto per il recupero dei Giardini Reali, il dotarsi di tavoli, sedie, Wi-Fi, eccetera per chi utilizza le Sale.

 

Il grande assente: i Cambiamenti climatici.

Nel 2022/23 i cambiamenti climatici nel Parco e nei Giardini della Villa hanno prodotto siccità ed eventi estremi, con più di 12 mila alberi abbattuti (anche storici), processi di desertificazione nei prati e cambiamenti nei paesaggi.

Cosa si sta facendo e si intende fare? In Consiglio nessuna domanda e nessuna risposta!

Commento: il futuro del Parco e dei Giardini è a rischio. E noi? Continuiamo allegramente a ballare sul Titanic climatico. Auguri!

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