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mattarella“Se io violassi le regole a fin di bene poi si abilita chiunque a violarle a fin di male”

Questa la dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al convegno promosso il 15 novembre dall’ Osservatorio Permanente Giovani-Editori.

Può sembrare una dichiarazione ovvia ma occorre riflettere sulla sua validità a tutti i livelli dell’azione amministrativa.

E’ da un po’ che le critiche mosse dai Comitati monzesi alla Giunta di Paolo Pilotto sull’Urbanistica mi sembrano indicare una strada molto pericolosa. Riepilogo: appena insediata, la Giunta ha verificato la validità legale del PGT approvato nella passata Giunta Allevi. Ricevuta la conferma legale della sua validità, al Sindaco e all’Assessore Marco Lamperti non è restata altra soluzione che lavorare per minimizzare l’impatto del PGT Allevi e avviare la definizione di un nuovo PGT in linea con il programma di mandato del Sindaco.

I Comitati monzesi hanno reclamato la necessità di ignorare, a fin di bene, il PGT Allevi. Ma così facendo hanno di fatto chiesto alla Giunta Pilotto di violare la legalità. E qui, a mio parere, le parole del Presidente della Repubblica calzano a pennello.

Un’altra frase del Presidente della Repubblica calza a pennello: «La democrazia vive di regole che non devono essere mai violate, le regole si rispettano sempre. E i poteri dello Stato non sono fortilizi contrapposti che cercano di strappare territorio l’uno all’altro, perciò è importante che nessuno nel nostro ordinamento abbia troppo potere».

E ancora: «Nessun organo dello Stato può avere più poteri di altri. Il contenimento dei propri limiti è fondamentale come il controllo degli organi imparziali».

Noi della Sinistra abbiamo giustamente iniziato il contrasto a revisioni della Costituzione come l’Autonomia differenziata e il Premierato. Occorre però essere consapevoli che la nostra Costituzione si difende tutta intera, anche quando ci sono aspetti che ci piacciono meno. A maggior ragione nei nostri tempi in cui regimi ispirati ad una democrazia autoritaria sembrano prevalere a livello mondiale: non sarà possibile difendere l’impianto della nostra Costituzione democratica liberale se pensiamo di poterne violare “a fin di bene” alcune sue parti.

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