Ogni ONLUS è libera di fare ciò che vuole. Non ho mai condiviso con Bran.co. (organizzazione legata a Lealtà Azione) l’idea di aiutare solo famiglie italiane: la trovo fortemente discriminatoria, ma sono un’organizzazione privata e sono liberi di operare come credono.
Il problema è quando membri delle istituzioni, come l’Assessore Arena, scelgono deliberatamente di fare loro questo principio.
A Monza gli stranieri provenienti da paesi comunitari e non sono più di 15.000. Costituiscono più del 12% della popolazione: sono professionisti, imprenditori, lavoratori, studenti, pagano tasse e imposte, aiutano la comunità e spesso danno lavoro con le loro imprese a monzesi di cittadinanza italiana.
Ecco io non capisco quindi secondo quale principio un Assessore decida che non si debbano aiutare nel qual caso si trovino in difficoltà, perché la scelta di cooperare con Bran.co. non è obbligata e manifesta un chiaro pensiero di fondo del membro della Giunta Allevi, visto che la quasi totalità delle altre ONLUS lavorano senza operare distinzioni di questo genere su chi è degno o meno di essere aiutato.
Non è un caso insomma che abbia optato per questa associazione e per questa politica di aiuti, e io lo ritengo grave per un membro delle istituzioni.
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