Molti commentatori affermano che in Emilia-Romagna il buon governo del centrosinistra potrebbe non bastare a riottenere la guida della Regione.
Cosa cercano gli emiliano-romagnoli ? Piero Ignazi su La Repubblica del 24 gennaio parla di “qualcosa di diverso, del brivido della novità e persino dell'indicibile”. Io penso che cerchino, invece, una identità collettiva forte e chiara, in cui riconoscersi e da cui sentirsi protetti in quanto membri di una collettività.
La domanda che mi faccio (e che vi faccio) è: sono sufficienti gli argomenti di politica locale per creare questa identità? Io penso di no !
Il consenso della destra salviniana è stato costruito su temi nazionali: l'identità di “Italiani” e le pulsioni securitarie in primo luogo. Poi questi temi sono stati utilizzati anche a livello locale.
Ai due temi di cui sopra si è aggiunto, nell'anno e mezzo del Governo giallo-verde, il tema del “saper fare”: mentre i grillini si caratterizzavano come quelli del NO, i leghisti apparivano come quelli che volevano e potevano realizzare progetti concreti (per esempio la TAV).
Se le mie considerazioni sono corrette, può il PD Monza risalire la china del consenso affrontando solo temi locali ?
E’ vero che la debolezza del partito a livello nazionale produce pochi argomenti a cui agganciarsi, ma nessuno ci vieta almeno di discutere a Monza i temi nazionali più urgenti: come produrre lavoro, l'ambiente, le politiche sociali e certamente anche le politiche migratorie.
Possiamo continuare a delegare alle Sardine (che siano benedette !!) il compito di gridare a gran voce chi siamo e cosa vogliamo fare ?
Il nostro partito (sì il PD che già c'è, non un altro ipotetico tutto da definire) deve cambiare passo a tutti i livelli: nazionale e locale.
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