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Diritti

Il governo Renzi ha annunciato, per settembre, la legge sulle Unioni Civili anche per le coppie dello stesso sesso, sul modello tedesco, cioè con diritti equiparabili a quelli matrimoniali, esclusa l’ adozione; dopo la pausa estiva, verso settembre-ottobre, si profila dunque la possibilità dell’apertura di un grande dibattito su questo argomento - e sui diritti civili in generale - all’interno del PD, e non solo.

Come neo-iscritto al PD di Monza mi sono accorto che né nel partito cittadino né in quello provinciale esiste un Forum sui Diritti Civili, e non c’è nemmeno un delegato della Direzione che si occupi in modo specifico di questo tema.

Anche in vista di questo dibattito di settembre-ottobre, che coinvolgerà il Partito anche a livello locale su questi argomenti, mi sembra sia giunto il momento di promuovere la nascita di un Forum su diritti civili e pari opportunità e vorrei chiedere a militanti, iscritti e simpatizzanti, se, al pari di me, pensano  anch'essi sia opportuno pensare concretamente alla costituzione di questo Forum e quale apporto vorrebbero dare allo stesso.

Io penso che un Forum di questo tipo debba, in generale:

- sostenere la parità dei diritti tra i cittadini a prescindere dal loro sesso, razza, religione (come recita l’ art. 3 della Costituzione) e orientamento  sessuale;

- debba organizzare iniziative di sensibilizzazione sull’ argomento, battendosi contro tutte le forme di discriminazione o pregiudizio legate all' identità  di genere, all' orientamento sessuale, ai pregiudizi legati alla sfera sessuale, razziale o religiosa;

 - promuovere il Registro delle Unioni Civili nei Comuni della provincia di Monza e Brianza dove ce ne siano le condizioni, sul modello di quanto fatto al Comune di Monza;

 - sostenere la battaglia politica nazionale per una legge di riconoscimento delle Unioni Civili, e - qualora ce ne fossero le condizioni - per una battaglia per il matrimonio paritario;

 - promuovere la libertà religiosa e la tolleranza contro ogni pregiudizio legato all' ignoranza sui temi religiosi e al conflitto tra le diverse religioni;

 - promuovere le pari opportunità di genere nelle istituzioni e nella società;

Il tutto nel pieno rispetto dell’ art. 3 della Costituzione Repubblicana e con uno spirito di unità e non di divisione (tutti quelli che dicono frasi come “noi gay, voi etero” oppure “noi etero, voi gay” non fanno un buon servizio alla causa).

La volontà di battersi su questi temi per ottenere la parità dei diritti prescinde ovviamente dagli orientamenti sessuali di ciascuno: al Forum devono poter partecipare persone di tutti gli orientamenti sessuali, uniti nella battaglia per il riconoscimento della parità dei diritti civili.

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