Normalmente molto prolifico e tranchant nei commenti, da lunedì 24 febbraio il blog di Pippo Civati è rimasto a lungo silenzioso, complice probabilmente la lunga trasferta bolognese, dove insieme con i militanti si è interrogato sulle scelte del partito, ma anche gli inattesi risultati della "ricognizione" online tenutasi nelle ventiquattr'ore che hanno preceduto l'incontro nel capoluogo emiliano.
Proprio della ricognizione trattava il breve post dal titolo "Il noi diviso" pubblicato poco prima delle 11: poche righe di commento al sondaggio promosso via web tramite il blog di Civati e i social network sull'atteggiamento da tenere in vista della fiducia al governo Renzi.
Alla ricognizione hanno partecipato più di 20'000 persone, un risultato notevole considerato il poco tempo a disposizione per propangandare l'iniziativa. Una platea di partecipanti così suddivisa: 44% di elettori di Civati alle scorse primarie, 14% di elettori di Renzi, il 7% di Cuperlo mentre il 35% ha dichiarato di non aver partecipato alle primarie.
Complessivamente il 50.1% è risultato favorevole a dare la fiducia al governo Renzi anche se quasi la metà di questi la subordina a una verifica sui risultati ottenuti, mentre solo il 38% si è espresso contro la fiducia; i restanti partecipanti si sono astenuti.
Ma il risultato più sorprendente è stato quello relativo ai soli elettori di Civati: contrariamente alle previsioni, solo il 35% si è espresso per il no alla fiducia al governo Renzi, mentre il 49.5% è risultato favorevole, anche se la fetta di coloro che subordinano la fiducia alla verifica dei risultati sale in questo caso al 31%.
"I risultati [...] portano con sé la questione della permanenza nel gruppo (e nel partito) del PD", ha commentato Civati nel suo unico post della giornata provocando un fiume di commenti dei lettori, alcuni ben argomentati altri più simili al tifo da stadio, la maggior parte dei quali decisamente contro la scelta di votare la fiducia al governo.
Personalmente darei una lettura meno "drammatica" del risultato della ricognizione. Non ritengo infatti che gli elettori civatiani gli abbiano voltato le spalle e abbiano cambiato opinione rispetto alle sue proposte politiche. Ritengo invece che il risultato della ricognizione dimostri una certa stanchezza nei confronti alle dispute interne al PD e il rifiuto di una strategia politica (il ritorno alle elezioni dopo il rapido ripristino del "Matterellum") che procrastinerebbe ulteriormente la soluzione dei problemi del paese senza dare alcuna garanzia per il futuro.
Tutti i risultati della ricognizione sono disponibili al link seguente.
P.S. Durante la discussione alla Camera nella giornata di martedì 25 febbraio, Pippo Civati ha annunciato la sua fiducia al governo.
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