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Comunicato del coordinamento del circolo 5 Enzo Biagi

La variante proposta dal centro destra ucciderà la Città. Si prevedono 2,5 milioni di mc pari a 400 palazzi di 5 piani. Cementificazione selvaggia. Gli abitanti passeranno da 120 mila a 200 mila. Più traffico. Più inquinamento. Più case di lusso. Svalutazione del patrimonio esistente a causa di un offerta eccessiva, svalutazione che colpirà i piccoli proprietari.

La scomparsa delle aree agricole:
Cascinazza 543 mila mc.
Parco agricolo di via Campania 530 mila mc.
Parco del Torneamento e della Boscherona 300 mila mc.
Parco agricolo delle cave 193 mila mc.
Parco della Gallarana 50 mila mc.
Parco agricolo di San Albino 150 mila mc.
Parco dello sport 108 mila mc.
Parco via della Blandoria 154 mila mc.
più molte aree verdi trasformate in residenziale.

Queste considerazioni fanno già capire perché dobbiamo impedire una simile variante. Il centro destra e la Giunta Mariani padre del parco di cintura urbana con Benevolo, hanno abdicato a favore degli speculatori.

Altro dato inquietante e che oggi in Brianza si consumano 370 mila m3 di acqua per kmq, le piogge ogni anno ne rendono alle falde 165 mila mc x kmq. AGAM pesca già a 200 metri di profondità. Senza aree agricole la situazione peggiorerà perché un giorno di pioggia sara alluvione, come è successo in Brianza, a Monza, la scorsa estate quando il 12-13 agosto il Lambro è esondato  causa l’alta urbanizzazione.

Il presidente Allevi (Centrodestra) ha affermato "basta cemento", dobbiamo pressarlo perché sia coerente anche con la giunta amica di Monza. Milano dopo la pioggia del 18 settembre ha visto inondato il nord della città e la messa fuori uso della linea tre della metropolitana. Il futuro sarà siccità o esondazioni. Per fermare questo sciagurata variante dobbiamo mobilitare tutta la città, non solo nel centrosinistra in consiglio comunale, ma anche altre forze come Forza Lombarda, i finiani e forse qualcuno della Lega, vedi dimissioni del segretario cittadino della Lega Gianfranco Mariani.

Stando ai numeri in consiglio i rapporti sono 23 a favore e 18 contrari. Occorre lavorare di fioretto per far sorgere ulteriori mal di pancia nella maggioranza e di spada con migliaia di emendamenti, facendo intervenire tutti i consiglieri di opposizioni per 45 + 45 minuti nessuno escluso poi ognuno deve presentare un ordine del giorno. Insomma una lotta senza quartiere applicando il più forte ostruzionismo questa battaglia lo merita. 

La circoscrizione 2 a maggioranza di centrodestra ha dato parere negativo.

La circoscrizione 3 a maggioranza di centrosinistra ha dato parere negativo ad unanimità compresi FI e AN.

La circoscrizione 1 favorevole ma con distinguo di LEGA e PDL.

La circoscrizione 5 favorevole ma anche li con dei mal di pancia.

Il comitato libertà ha espresso parere negativo, perfino il parroco di San Donato si è detto contrario, occorre mobilitare la città per far tornare indietro la giunta Mariani come si fece contro l’inceneritore 1995 (Oggi abbiamo la miglior raccolta differenziata). Deve essere una lotta di tutti i monzesi quindi occorre informare tarmite la stampa e spiegare perché non vogliamo soffocare nel cemento: la vittoria è possibile.

Assurde le dichiarazioni del Assessore Clerici su "tua MONZA" dove afferma che Monza avrà nei 5 anni della variante un aumento della popolazione di 26.850 mila abitanti, ma si traducono in una effettiva aumento della popolazione di circa 2000 abitanti. Domanda: "ma perché costruire occupare suolo per poi lasciare vuoti gli immobili?". Monza ha già 6000 appartamenti sfitti, ma ci sono 600 domande di case e l’offerta non riesce a soddisfare la domanda causa i costi elevati al mq.

Perché costruire per poi lasciare sfitto? Cosa c’è dietro? Occorre vigilare e fare attenzione  alle infiltrazione mafiose, al riciclaggio del denaro sporco. Basta l’occupazione di suolo la città ha bisogno di infrastrutture, costruire solo su aree dismesse e in futuro bisogno abbattere le vecchie brutture e ricostruire con criteri innovativi di bioedilizia. Così il settore edile potrà rinnovarsi e non andare in crisi.

Se dove c'era l'erba oggi c'è una città, da ora in poi il motto sarà ”Dove c’erano tante colate di cemento domani ci saranno i boschi". Dare una casa a tutti senza distruggere il suolo è possibile.