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Fu una di quelle sere che non ti aspetti di vivere…… una di quelle sere di cui potrai dire: io c’ero!
La sera in cui  approdò, in Consiglio di Circoscrizione 3, la famigerata Variante PGT 2010.
Una notte che non ti importa se piove o nevica, perché fuori alle 23 vedi il “sole di mezzanotte” pur stando in Italia.

 A dire il vero l’antipasto lo si era avuto in Commissione Urbanistica il 3 settembre, quando tutti i presenti avevano bocciato il progetto dell’Assessore Clerici all’unanimità….ma non tutti i gruppi politici erano presenti e il risultato finale del Consiglio rimaneva, comunque, un’incognita. Infatti, come gli appassionati di calcio sanno bene, arrivare in finale non significa automaticamente aver già vinto la Champions League.

Invece la sera del 9 settembre la “Bulè” riunita in via D’Annunzio 35, avrebbe dato quel responso che tutti aspettavano, sancendo la promozione o la bocciatura della Variante al PGT.

 Una variante preparata ancora una volta a livello centrale, senza aver interpellato in alcun modo, in fase consuntiva, i  quartieri di Monza che risultano da essa, invece, molto penalizzati.

Una Variante che non tiene conto delle reali necessità dei cittadini e della Circoscrizione stessa, troppo abituati a subire, in questi ultimi anni, il peso di scelte non condivisibili, calate dall’alto da una Giunta dal comportamento “discutibile”.  

Dunque, per tirare brevemente le somme, un composto alquanto indefinito, non esaustivo, nonostante le numerose pagine e file impiegati, (ma sappiamo tutti che la prolissità non sempre è sinonimo e garanzia di precisione e completezza). Insomma…  un composto già pronto, della serie “agitare prima dell’uso” .

Tuttavia, basta sfogliare,  con una certa dose di pazienza, le pagine di questa Variante per capire all’istante che la realtà ha superato ancora una volta le più fervide fantasie.....

 

Inquietante quello che c’è…

Un progetto infame che prevede la devastazione di tutte le già esigue aree verdi di Monza, destinate a terziario o abitativo, prevedendo un’edificazione “selvaggia” e non necessaria ai bisogni dei cittadini monzesi. Ma, evidentemente, a Palazzo, più costruzione fa rima con più oneri di urbanizzazione ….e tale equazione, facile e remunerativa, risulta assai ben conosciuta! Insomma la filosofia che si vede in  nuce è quella di non curarsi della vivibilità cittadina, per andare a riempire il più possibile di costruzioni la Città...e per occupare con una sorta di  “ripieno” ogni spazio vuoto…. proprio come si fa durante la preparazione del polpettone!

Sì, un “polpettone urbanistico” che, senza crearsi troppi problemi, mostra di non aver alcun rispetto né sensibilità ambientale, un piatto indigesto dove l’edilizia a scopi sociali è subordinata alla realizzazione  del profitto privato.

Basta pensare all’area della Cascinazza dove questa variante al PGT consentirà l’edificabilità per circa 500.000 metri cubi!  In tal modo si avrebbe anche un aumento consistente del traffico e dell’inquinamento, vedendo peggiorando considerevolmente la già precaria condizione viabilistica della Circoscrizione. Insomma un “vaso di Pandora” che solo degli incoscienti oserebbero aprire.

 

Deprimente quello che non c’è… 

Per la Circoscrizione 3 non sono presenti, invece, all’interno della variante, né il tunnel Gentili-Borgazzi, che garantirebbe un collegamento più comodo e veloce tra Casignolo, Sant’Alessandro e San Rocco, apertura che continua ad essere invece rinviata; né  il prolungamento di via Solone. Richieste entrambe  più volte avanzate dalla Circoscrizione 3…

Inoltre non è nemmeno presente la riqualificazione di due aree importanti e strategiche come la ex-Fossati-Lamperti e la TPM! 

…….Mancanze molto gravi e  davvero penalizzanti per tutti i cittadini! 

Vivere a San Rocco ed approvare un progetto del genere avrebbe voluto dire essere “cornuti  e pure mazziati”, pensavo mentre mi godevo la seduta del Consiglio  tra le poltrone del pubblico della sala Consiliare, sempre più convinta che il passaggio della Variante, come per la cometa di Hale-Bopp, non me lo sarei persa per tutto l’oro del mondo.

E infatti uno alla volta, ogni gruppo politico di diverso colore, scuoteva il capo davanti ad uno “scempio urbanistico” rigettato da chiunque avesse un minimo  di sensibilità ecologico-urbanistica! Sembrava di assistere ad un concerto di musica classica, diretto dalla bacchetta di un grande direttore: ognuno, quasi a tempo di musica, teneva a sottolineare che la “colata di cemento”  non era  certo di proprio gradimento e, in effetti, votare favorevoli a tale sagra degli orrori  avrebbe, forse, richiesto degli stomaci troppo resistenti………. 

A seduta terminata, mentre abbandonavo il mio “posto in tribuna” riflettevo, con una certa dose di soddisfazione, che bocciare una variante all’unanimità non è un gioco da ragazzi, nemmeno una soluzione automatica, anche nella Circoscrizione considerata, tradizionalmente, la “più rossa” di tutta Monza….. ma la realtà aveva, invece, superato le più rosee aspettative!     Ero soddisfatta e sempre più convinta che era valsa davvero la pena di  assistere ad uno spettacolo del genere ….. e pur di non perdermi questa “serata storica” avrei pagato volentieri  anche il biglietto!