"Il tavolo aria riunito in regione è stato positivo perché dopo quasi un anno ha rimesso attorno a un tavolo comuni, rappresentanti delle categorie e associazioni per individuare le misure in idonee per affrontare le emergenze e per sostenere gli interventi strutturali più adatti per ridurre ulteriormente l'inquinamento da Pm10, che comunque rispetto a dieci anni fa ha registrato una sensibile riduzione". È quanto dichiarato da Roberto Scanagatti, presidente di Anci Lombardia e sindaco di Monza, dopo il tavolo di coordinamento convocato per mettere a punto gli interventi e le iniziative contro lo smog nell'area della pianura padana.
Il decalogo anti-smog, consegnato dall'Anci al governatore Maroni, propone a Lombardia e governo soluzioni rapide per affrontare il problema.
Primo. Promuovere un coordinamento delle regioni della Pianura padana allo scopo di concertare azioni di lungo periodo ed azioni di emergenza.
Ecco il secondo punto: definire provvedimenti per affrontare le emergenze che scattino in modo automatico, quali ad esempio le limitazioni del traffico in tutta la regione dopo un periodo definito di sforamento dei limiti e l'obbligo di abbassare le temperature massime di riscaldamento negli edifici, siano essi pubblici o privati.
Il terzo punto? Ripristinare integralmente le risorse destinate al trasporto pubblico locale e fissare con certezza risorse nazionali e regionali disponibili nei prossimi 5 anni in spesa corrente e nuovi fondi per sostituzione bus e tram, in modo da poter programmare correttamente servizi, sistemi tariffari, dare certezza ad aziende ed utenti.
Questo è il quarto punto scritto dall'Anci Lombardia: utilizzare parte delle risorse della privatizzazione delle ferrovie per un forte rinnovo del parco treni locali.
Il quinto? Fissare una data di scadenza entro la quale non potranno circolare più e vanno rottamati gli euro 0,1,2 e 3 diesel, fissarla successivamente anche per gli euro 4 diesel. Prevedere incentivi e agevolazioni per chi cambia tali auto e prevedere al tempo stesso sgravi sul bollo per mezzi meno inquinanti.
Ecco il sesto punto: fissare una data entro la quale si dovrà per legge sostituire le caldaie più inquinanti pena il divieto di accensione, valorizzando gli ecoincentivi governativi che negli anni hanno comunque consentito di migliorare la situazione e favorire gli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici pubblici e privati.
Il settimo punto? Finanziarie prioritariamente e realizzare nei prossimi 5 anni le infrastrutture del trasporto pubblico locale previste nei piani regionali e locali 3/3.
Ecco, allora, l'ottavo: spostare progressivamente gli incentivi dall'autotrasporto merci al trasporto merci su ferrovia.
Questo è il nono punto: accompagnare l'obiettivo 65% di raccolta differenziata con sanzioni per chi sceglie di non raggiungere tale soglia e la sostituzione dell'illuminazione pubblica in led entro i prossimi 5anni.
Il decimo punto dell'Anci Lombardia sull'emergenza smog? Realizzare entro 30 mes una rete di ricarica elettrica efficiente a livello regionale che spinga in via prioritaria alla riconversione elettrica dei mezzi in sharing e della logistica merci. Prevedere incentivi per chi va a lavoro in bici sul modello francese.
"Nelle città ci impegniamo con ancora maggiore determinazione a lavorare per ridurre il traffico privato, rendere più efficienti i mezzi pubblici, incrementare gli spazi pedonali, rendere car free le scuole. Molto è stato fatto e tanto è ancora da fare. Realizzarlo in un contesto dove quello che facciamo quotidianamente è accompagnato da questi obiettivi nazionali e regionali sarebbe indubbiamente più semplice", conclude la nota dell'Anci Lombardia.