La legge con l’ambizioso titolo “misure per la crescita,lo sviluppo e l’occupazione”, che si sta discutendo in Regione, in realtà produrrà effetti marginali, e’ ricca di buoni propositi non sostenuti da risorse economiche ma, soprattutto, dimostra quanta distanza ci sia tra la nostra idea di sviluppo della Lombardia e quella che continua a praticare la giunta regionale di Formigoni.
Si continua sulla strada del centralismo regionale consentendo alla giunta di istituire fondi per valorizzare i beni pubblici di proprieta’ dell’intero sistema regionale (le asl, le aziende ospedaliere ecc.). E sul territorio l’idea e’ sempre la stessa: la Lombardia del centrodestra per crescere ha bisogno di consumare suolo e favorire la speculazione derogando agli strumenti urbanistici dei comuni ogni volta che si può. Con il risultato immediato di rendere ulteriormente complicata la normativa urbanistica, dare meno certezze ai comuni e agli operatori, cosa che non appare un incentivo ad investire in mancanza di certezze.
La crescita che ha ancora in mente Formigoni consente di costruire lungo il percorso delle nuove autostrade regionali creando le condizioni per consumare un’altra parte rilevante del poco suolo che rimane dopo anni di continui interventi urbanistici.
Lo sviluppo su cui insiste il centrodestra si fonda sulle deroghe ai piani di governo del territorio e, quindi, interviene sul disegno delle città e dei territori senza tener conto delle scelte dei comuni. La Regione si arroga il diritto, per poter valorizzare il proprio patrimonio, di decidere sulle destinazioni d’uso e le volumetrie in barba alla pianificazione comunale, addirittura di farlo nei parchi regionali a prescindere dai piani previsti dagli enti parco. Si da la possibilità di costruire i cinema multi sala al di fuori da una corretta programmazione e, addirittura, nelle aree a standard. Si premia, obbligando i comuni a ridurre di almeno il 50 per cento gli oneri di urbanizzazione, chi ha beneficiato della norma dichiarata incostituzionale che consentiva la sostituzione edilizia modificando la sagoma.
Insomma, mentre Formigoni ci invita a lavorare insieme per la Lombardia, emerge sempre di più, da questa legge quanta distanza ci sia tra la nostra idea di sviluppo che vuole valorizzare ambiente e territorio senza ulteriore consumo di suolo e la nostra idea di interesse pubblico e quella di chi pensa che tutto si risolva col cemento e creando opportunità per i pochi, soliti interessi.