Leonardo Capozzo è venuto a mancare nella scorsa domenica di Pasqua, stroncato da un infarto. Dopo la, ancora recente, scomparsa di Ernesto ( Didoni ), ora con Leonardo un altro del gruppo di “quelli della Togliatti” non c’è più.
Leonardo Capozzo nato nel 1937 a Gravina di Puglia, ha vissuto la dura esperienza dell’emigrato in Germania, lavorando come muratore, vivendo in baracca per risparmiare e poter mandare i soldi a casa ad aiutare la famiglia che continuava a crescere, quattro sono i suoi figli: Michele, Anna, Pino e Angela.
Successivamente riesce a trovare lavoro presso il comune di Monza e si trasferisce nella nostra città.
Subito, appena costituita, si iscrive alla sezione “Togliatti” del PCI, con sede in via Buonarroti.
Attivista e sempre presente lo ricordiamo impegnato come cuoco alle feste sezionali de l’Unità ai giardinetti di Pier Della Francesca; mentre Didoni e Federici erano gli specialisti delle “costine”, lui si dedicava ai primi e soprattutto preparare i sughi per le pastasciutte o quando con la sua adorata Maddalena si buttava a ballare.
Lo ricordiamo durante le affissioni dei manifesti dove era quello che li portava e li srotolava pronti per essere incollati; durante le feste provinciali a Milano, addetto allo sparecchiamento dei tavoli al ristorante “Valtellina”.
Un ricordo particolare, impresso in una fotografia di gruppo durante il servizio d’ordine in occasione nel 1983 del congresso nazionale del PCI al palasport a Milano.
Ultimamente, anche se soggetto al “morbo di Parkinson” frequentava ogni domenica mattina la nostra sede e con i suoi occhi, rimasti vivaci e sorridenti, quasi come un tempo, seguiva con attenzione le nostre discussioni.
Così aveva fatto anche in questa domenica di Pasqua senza farci presagire che non l’avremmo visto più.
Lo vogliamo ricordare così Capozzo, presente tra noi, uno di “quelli della Togliatti”.