Con 495 voti favorevoli e 88 contrari la Camera ha approvato il voto di fiducia posto dal Governo Monti per l'approvazione.
Il Segretario Pier Luigi Bersani interviene in aula con la dichiarazione di voto “Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, noi abbiamo promesso lealtà al suo Governo in nome di un impegno nazionale […] Abbiamo promesso agli italiani - e, al tempo stesso, ai nostri elettori - assoluta sincerità, trasparenza e parole chiare. Anche questa promessa la manterremo oggi e domani, tenendo viva la nostra visione e il nostro orizzonte di ricostruzione democratica, sociale del Paese, per la quale continuiamo a lavorare.
Questo Governo ha il compito, con l'aiuto di tutti, di evitare la catastrofe, di togliere l'Italia dal fronte più esposto della crisi, di far sentire la voce italiana a correzione di politiche europee palesemente inadeguate. Noi non abbiamo mai taciuto negli ultimi due anni le nostre preoccupazioni, la nostra analisi della crisi, i rischi che incombevano sul Paese e i problemi, quando non si affrontano e quando li si nega, si aggravano e le medicine, a quel punto, diventano più pesanti. Questo lo sappiamo e questo lo vediamo.
A questo proposito, colleghi leghisti, cosa dire? Non c'è nessuna esibizione e nessuna vostra critica che possa far dimenticare una cosa semplice e chiara: ve la state prendendo violentemente con chi è qui da otto giorni, ma voi avete guidato la macchina per otto anni e l'avete parcheggiata dove siamo adesso, e cioè ampiamente nei guai. O volete farci credere che venite dalla Padania di Marte?
Basta demagogie, basta demagogie, dobbiamo dare prospettive all'Italia e alle nuove generazioni, e c'è un lavoro duro da fare, e non lo diciamo da oggi, l'abbiamo detto anche al vecchio Governo. Non vi tremi il polso, ed a questo Governo abbiamo chiesto coraggio e equità, e assieme all'equità abbiamo chiesto un'attenzione al problema della recessione a all'esigenza di dare qualche stimolo al lavoro e alle attività economiche.
Non c'è dubbio che la manovra così com'è stata modificata dal Parlamento ha fatto dei passi avanti, li riconosciamo e lasciateci dire che vediamo in questo anche i segni del nostro lavoro, nella nostra iniziativa e delle nostre idee. Sia chiaro, ad esempio, che mentre rivendichiamo i cambiamenti che ci sono stati a proposito del sistema pensionistico, della rivalutazione, alcune attenuazioni delle punte più acute, lavoratori in mobilità e così via, però voglio dirlo davanti al Paese: non ci sfugge il peso del mutamento nei progetti di vita di tante persone. Lamentiamo ancora, lasciatecelo dire, che riforme di questo genere, che hanno un loro concetto - certo utile - meriterebbero però una qualche gradualità in più, una qualche ponderazione in più.
Certo ci sono cose in questa manovra, voglio dirlo, che non si sono mai viste in Italia, non si sono mai viste: la progressività netta sugli immobili, il coinvolgimento delle rendite finanziarie, la trasparenza a fini fiscali dei movimenti bancari, il concorso degli scudati. Sono novità rilevanti per questo Paese e assieme a questo, perché voglio essere chiaro, continuiamo a pensare, signor Presidente del Consiglio, che uno sforzo in più sulla tracciabilità andasse fatto e andrà fatto. Continuiamo a considerare che un'operazione vera e propria sul tema dei patrimoni, a cominciare da quelli immobiliari, ci avrebbe consentito - sarebbe stata fattibile - da subito anche di avere qualche esenzione ulteriore in più sull'IMU, pure apprezzando quello che è avvenuto in termini di esenzione anche nella sua curvatura per la prima volta familiare”.
(per leggere di più http://beta.partitodemocratico.it/doc/228197/la-camera-dei-deputati-approva-la-manovra-economica.htm )