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milano_manifestazioneSarà stata una coincidenza..forse no, ma la grande manifestazione  promossa da sindacati, partiti, associazioni e personaggi della società civile a Milano, sabato 12 Novembre, ha coinciso con l’ultima giorno da premier di Silvio Berlusconi.

Ha accompagnato, in un certo modo, una svolta epocale che molti si aspettavano da tempo e che da tempo già pregustavano. Circa tre mila persone sono scese in piazza per mostrare a Silvio Berlusconi il “cartellino rosso”…un modo per “espellere” un Presidente del Consiglio che ha operato sempre per i propri interessi e mai per quelli della collettività, un modo per espellere chi ha fallito. Una metafora calcistica, in un weekend in cui il campionato di serie A era fermo per la pausa delle nazionali, accompagnata dallo slogan “Riprendiamoci il campo”: rappresentazione di un Paese che deve essere risollevato da mani competenti. Il corteo, partito alle 14,30 da Porta Venezia, ha visto la partecipazione della Cgil, dell’Arci, delle Acli e di alcune sezioni locali dell’Anpi. Moltissime persone hanno sfilato insieme per chiedere una nuova politica economica che punti alla crescita, che guardi all’occupazione, che vigili sul rispetto dei diritti e della dignità di tutti: donne e uomini..che sappia mettere il lavoro al centro del programma.

Il corteo si è concluso con un comizio in piazza Castello, dal cui palco sono stati letti il discorso di Pericle agli ateniesi “Qui ad Atene noi facciamo così”, “Odio gli indifferenti” di Gramsci, un testo di Calamandrei, uno di Mazzini, brani di economisti e letterati. Una grande manifestazione regionale aperta al contributo e all’apporto dei componenti della societa? civile, del mondo del lavoro, del mondo associativo e delle cittadine e dei cittadini.

Un appuntamento a tutti coloro che vogliono il bene all’Italia e non cessano di indignarsi di fronte al degrado delle istituzioni e alla negazione di futuro cui siamo condannati da un Governo screditato nel mondo e che ha fallito in Italia.