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mario-monti_0-copiaDopo la crisi di governo e le dimissioni di Silvio Berlusconi consegnate il 12 novembre al Quirinale, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito l'incarico a Mario Monti di formare il nuovo governo.



"Il mio convincimento è che sia nell'interesse del Paese sforzarsi per dar vita a un governo che abbia il più largo appoggio in Parlamento". Ha dichiarato il Presidente della Repubblica, affidando la guida del governo al neosenatore a vita. "Viste le scelte urgenti di consolidamento della situazione finanziaria e di miglioramento della crescita ed equità sociale che il Paese dovrà fare...", ha aggiunto."Da Napolitano parole forti e chiare. Un appello a cui il Partito democratico risponde con disponibilità e che deve interrogare ogni persona responsabile", ha commentato il Segretario del PD Pier Luigi Bersani. Nel pomeriggio, si sono svolte al Quirinale le consultazioni per la crisi di governo, tra il Presidente della Repubblica e i diversi gruppi parlamentari. La delegazione del Partito democratico era composta da Pier Luigi Bersani e i capigruppo di Camera e Senato, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro."L'Italia è in una crisi davvero seria - ha dichiarato il Segretario democratico a margine dell'incontro - perché siamo arrivati là dove non saremmo dovuti essere.

Il PD ha dato la sua disponibilità e il suo impegno per un Governo di emergenza e di transizione, che sia totalmente nuovo a forte e autorevole caratura tecnica, che non dovrà solo affrontare l'emergenza da un punto di vista economico, ma dovrà fare anche le riforme: quella della legge elettorale, dei regolamenti di Camera e Senato e quella per la riduzione del numero dei parlamentari. Su questo abbiamo le nostre proposte".