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Mercoledì 23 febbraio abbiamo organizzato la prima delle serate dedicate alla presentazione della proposta programmatica del PD. Il primo incontro verteva sui temi: lavoro e università.

Dopo una breve introduzione di Corrado Guarnaccia che ha ricordato che la funzione principale del circolo è quella di divulgare il materiale politico prodotto dal Partito ma anche quella di ascoltare la voce dei tesserati e sostenitori per arricchire le proposte, Marco Addivinola ha sottolineato quanto sia importante che si conoscano le posizioni politiche del Partito su tutti i temi importanti proprio per divenire promotori delle stesse quando ci troviamo a parlare con la gente.

Tali posizioni sono utili a sostenere la discussione e la critica che in molti ci sottopongono. Inoltre, sottolinea Marco, è naturale avere posizioni distinte tra di noi, ciascuno può apprezzare in pieno o meno una determinata proposta proveniente dal Partito. Su questo però dobbiamo essere chiari nel far passare il seguente messaggio che il Partito ha una posizione su quell'argomento senza confondere il fatto che noi non ci troviamo d'accordo con essa.

A seguire Fabio Rubini ha iniziato ad esporre il documento sul Lavoro, prodotto dall'Assemblea Nazionale.
É seguito un interessante dibattito durante il quale è emerso che le attività più a rischio in Brianza sono quelle metalmeccaniche [Ferruccio Mori], mentre il settore che promette espansione è quello della lavorazione del legno per la produzione di mobilio di alta qualità e design. E' emer so anche come il settore dell'edilizia che tradizionalmente si è sempre dimostrato quello trainante per l'economia italiana, nei prossimi anni potrebbe subire un punto di arresto [Claudio Rubini]. Infatti sia a Milano che a Monza (sono le città citate, ma non si escludono le altre città lombarde in cui si sta discutendo del PGT e della concessione di nuovi spazi edificabili a discapito delle aree verdi) sono previste costruzioni per centinaia di migliaia di abitanti, ma non si capisce se veramente ci sarà un incremento della popolazione tale da richiedere questo tipo di edificazione.
Il mondo del lavoro proprio per il fatto che è in continua mutazione, richiede particolare attenzione soprattutto per i piccoli imprenditori che hanno bisogno di essere aiutati per gestire il cambiamento [Jorge Vallejo]. Molto importante è il rapporto lavoratore-azienda [Marco Addivinola]. Qui c'è una battaglia culturale che deve essere portata avanti, infatti non è del tutto vero che l'art. 18 non consente il licenziamento. Lo consente nella misura in cui sono garantiti i diritti del lavoratore, ciò è dimostrato dal fatto che le aziende in questi anni hanno licenziato moltissimi lavoratori. In qualsiasi attività produttiva, inoltre, è molto importante e determinante la valorizzazione della risorsa umana. [Giandomenico Goddi].
Infine si è sottolineato come nella proposta del PD sembra mancare un bilancio economico: quanto costa l'attuazione e come verrebbe finanziata [Fabio Maggioni]. Altro tema molto importante che dovrà essere affrontato è la numerosità dei contratti che esistono attualmente generando una gran confusione e disparità di diritti. Su tale questione occorre prendere una posizione nel senso di una razionalizzazione e riduzione delle tipologie di contratto. Infine sarebbe molto utile tornare ad avere un libretto di lavoro che certifichi realmente le competenze e le professionalità del lavoratore [Federica Trevisanello].

La seconda parte della serata era dedicata ad approfondire le proposte che il Partito Democratico ha fatto in contrapposizione alla tagli-riforma Gelmini, presentata da Adriano Maggi.
Innanzitutto occorre distinguere due aspetti: 1) organizzazione dell'Università; 2) efficacia della stessa (misurare quale percentuale di laureati si inseriscono nel mondo del lavoro ed i che tempi) [Ferruccio Mori]. Anche qui occorre affrontare il tema del costo della proposta PD, ma è anche molto importante tutto il sistema che aiuta le famiglie a poter mantenere gli studi universitari al proprio figlio [Marco Addivinola]. In questo momento c'è un distacco molto forte tra università e mondo del lavoro ed esistono le cosiddette Business School che non sono altro che “uffici di collocamento” professionali. Esse svolgono il ruolo che dovrebbe già svolgere l'Università ma che invece viene appunto delegato a queste organizzazioni [Corrado Guarnaccia]. L'università però non deve essere solo “inserimento nel mondo del lavoro” ma è essenziale che la ricerca abbia un ruolo e le risorse adeguate [Giandomenico Godi].

PEr maggiori approfondimenti:
- la proposta del PD sul lavoro
- la proposta del PD sull'Università.