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m5In data 20 giugno 2024, in Regione Lombardia la conferenza di servizi finale del PAUR - Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale – ha autorizzato il prolungamento della linea metropolitana M5 fino a Monza.

Un obiettivo cardine del programma di mandato della giunta Pilotto che, sin dai primi giorni dell’insediamento, ha visto l'Assessore alla mobilità lavorare con impegno al fine di ottenere un cambiamento della mobilità urbana che, di fatto, porterà Monza ad avere un primo importante trasporto di massa, che servirà anche a rafforzare il collegamento con Milano: la smart city varca i confini della città metropolitana per raggiungere anche Monza, con 7 stazioni che sorgeranno sul territorio di Monza e consentiranno di raggiungere molti più luoghi di Milano e viceversa.

Un lavoro ripreso dopo anni di stagnazione, condotto con un lavoro di squadra da parte di tutta l’amministrazione e non solo: ci uniamo ai ringraziamenti dell'Assessore Turato rivolti al Senatore della Repubblica Italiana Massimiliano Romeo – Lega Nord per l'emendamento presentato in Senato per ottenere un importante rifinanziamento della M1, presupposto indispensabile per fare arrivare la M5. La buona politica che ritorna preponderante nei fini, ponendo in secondo piano la contrapposizione ideologica di partito.

Le infrastrutture sono le fondamenta della rivoluzione della mobilità in chiave green, indispensabili per una città come Monza in quanto strumento concreto dell’attuazione strategica del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) di recente adottato dalla Giunta: quando si affrontano temi di grande importanza e la cui attuazione sarà concretamente visibile a tutta la popolazione monzese, la cooperazione non deve conoscere confini, mantenendo salda la propria identità valoriale politica; come dei binari, le forze politiche hanno percorso la strada parallelamente verso un obiettivo concreto: le 7 fermate vedranno la luce dopo anni di tunnel burocratico che aveva bloccato ciò che la cittadinanza aspettava da tempo.

Ancor più concreta è stata la cooperazione amministrativa tra enti: la collaborazione tra tecnici ha consentito un’attenta valutazione, progettazione, concertazione e confronto che ha reso possibile la redazione di tutti gli atti necessari alla decisione in ambito regionale. Tutto quanto appena detto si può riassumere in ciò: spirito di servizio.

La città di Monza vivrà nei prossimi anni una rivoluzione che altre città italiane ed europee hanno vissuto ed i cui vantaggi sono visibili agli occhi di tutti gli utenti che usufruiscono di un servizio eco-compatibile per natura: l’energia elettrica che alimenta le linee delle metropolitane di tutto il Pianeta è il mantra dell’era che stiamo vivendo e di cui la sfera politica si fa carico per governare il cambiamento verso il mondo che verrà: la voce di Monza, attraverso gli esponenti politici ed amministrativi del territorio, riecheggia fin nelle stanze del Governo centrale di Roma ed in una chiave squisitamente brianzola, la concretezza, chiede a gran voce di proseguire sui binari della palpabile cooperazione di cui oggi il Partito Democratico di Monza è bandiera: la strada è lunga, la volontà è di ferro e la stazione di arrivo è lontana ma ogni viaggio inizia sempre da un primo passo: che sia esso locale od internazionale.

Proprio come il viaggio che Monza sta compiendo: da un obsoleto respiro locale ad un cambiamento internazionale che ci porterà tra le stelle europee.

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