Il giorno 22 aprile 2024, in concomitanza della Giornata Mondiale della Terra, si sono incontrati a Milano gli amministratori delle maggiori città (Milano, Torino, Bologna, Venezia Treviso) e di molti altri piccoli e grandi comuni delle regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto per sottoscrivere il Patto dei Sindaci “Le città cambiano aria” per una Pianura Padana che respira.
Il Comune di Monza ha aderito al Protocollo con l’Assessora all’Ambiente, Energia e Mobilità Giada Turato, evidenziando il ruolo strategico delle città nel contrasto all’inquinamento atmosferico e per favorire la transizione ecologica prevista nel Green Deal Europeo e nell’obiettivo 7 degli SDGs (Sustainable Development Goals) dell’Agenda 2030 ONU.
L’occasione è risultata fondamentale per fare pressione a Regione Lombardia con lo scopo di richiedere una maggiore attenzione e un maggior impegno in termini di risorse economiche per sostenere le amministrazioni locali nella realizzazione dei piani volti alla sostenibilità ambientale e alla transizione energetica come il PAES; oltre che per favorire l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili che riducano le emissioni di sostanze climalteranti ed inquinanti nei settori della mobilità (trasporto pubblico), dell’edilizia residenziale e delle grandi strutture di vendita (riscaldamento e raffrescamento).
Per raggiungere gli obbiettivi dell’ONU è importante che le amministrazioni lavorino in rete ed in sinergia tra loro e con i livelli regionali mettendo a fattor comune esperienze e competenze. In quanto solo con una visione di scala sarà possibile superare l’emergenza ambientale, cosa che altrimenti le singole amministrazioni non riuscirebbero a fare con le sole proprie risorse.
Come sappiamo, la Pianura Padana per la propria conformazione orografica, vista come un continuo urbanizzato ed antropizzato, è una delle aree più inquinate al mondo. Per questo motivo, nonostante i valori medi del PM10 negli ultimi anni stiano diminuendo, il dato rilevato dalle centraline ARPA nei capoluoghi Lombardi è impietoso rispetto al numero di giorni consecutivi e la media giornaliera di superamento della soglia limite del PM10 e PM2,5 di 50 mµ/m3. Superamento per il quale i Sindaci devono emettere le ordinanze di moderazione del traffico per le auto più inquinanti e le misure restrittive sugli impianti industriali e di riscaldamento.
Solo nel primo trimestre del 2024, nonostante gli sforzi degli amministratori locali dei comuni della Pianura Padana, la concentrazione media del PM10 misurata in 6 capoluoghi è risultata eccedente il valore soglia.
Come dimostrato dal mondo scientifico, le polveri sottili PM10 e PM2,5 disperse in atmosfera sono tra le maggiori concause delle patologie cardiorespiratorie, cancro ai polmoni, asma e diabete. Per questo motivo la prevenzione deve essere un tema che coinvolge in modo trasversale le politiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale e gli ecosistemi urbani.
I dati dell’Agenzia Europea dell’Ambiente sono estremamente preoccupanti. Ci dicono che in Europa muoiono 330.000 cittadini all’anno a causa dell’inquinamento, e l’Italia risulta essere presente tra i primi tre paesi per numero di morti, con 46.800 morti per inalazioni di PM2,5 concentrati nella Pianura Padana.
Considerando che il 70% del gas serra viene prodotto nelle grandi aree urbane, e senza tralasciare gli effetti della produzione agricola, nella Pianura Padana – vista come macroregione metropolitana – la situazione si fa ancora più critica. Nonostante ciò, tuttavia, dal 2015 vi è un graduale miglioramento della qualità dell’aria, che dimostra che le misure adottate sulla base delle direttive europee hanno un effetto positivo.
La nostra amministrazione e l’Assessora Turato stanno lavorando assiduamente attraverso le strutture competenti e in concerto con gli enti competenti per realizzare il mandato di programma del Sindaco per una città che respiri.
Il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), presentato alla città il 16 aprile, per quanto riguarda la mobilità sostenibile e la mobilità dolce va proprio nella direzione del miglioramento della salubrità dell’aria che respiriamo. Oltre quanto contenuto nel PUMS, l’impegno della Giunta riguarda poi anche la promozione delle comunità energetiche rinnovabili, la riforestazione urbana e le misure di adattamento ai cambiamenti climatici e di mitigazione ambientale.
Con condizioni climatiche che aumentano il rischio di patologie cardiorespiratorie e tumorali, legate all’inalazione di polveri sottili, credo siano urgenti tutte le azioni di mitigazione climatica. Per questo sarà necessario riprendere ed aggiornare il PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), realizzato dall’amministrazione Scanagatti e lasciato poi nel cassetto dall’amministrazione di centro-destra Allevi.
Il fenomeno dell’inquinamento atmosferico va risolto in modo scalare e glocale, ed è necessario che ogni livello politico faccia la propria parte promuovendo sinergie tra gli enti locali, come la sottoscrizione di protocolli che creino collaborazioni da declinare in azioni concrete per la sostenibilità ambientale, per la tutela della biodiversità e per l’equilibrio dell’ecosistema urbano.
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