La Giunta ha di recente approvato i progetti per la realizzazione di due Zone 30, le prime in assoluto a Monza, nei quartieri Triante e Libertà. Una sperimentazione che ha non solo l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza per pedoni e ciclisti, ma anche quello di migliorare la fluidità del traffico veicolare.
Quello delle Zone 30 è un modello, già adottato da anni in numerose città europee, che permette di creare una migliore e più sicura convivenza tra pedoni, ciclisti e veicoli motorizzati tramite la riduzione a 30 km/h del limite di velocità in determinate porzioni della rete stradale cittadina.
I due interventi nei quartieri Triante e Libertà, che passano ora alla fase esecutiva, sono finanziati con 200.000 euro ciascuno, per un totale di 400.000 euro. I lavori, una volta iniziati, dovrebbero concludersi in circa tre mesi.
La Zona 30 che verrà istituita nel quartiere Triante sarà composta dall’area delimitata dalle vie Monte Cervino, Felice Cavallotti, Calcava e Canale Villoresi, le quali però saranno escluse dall’abbassamento dei limiti di velocità. Quella nel quartiere Libertà, invece, sarà compresa tra le vie Einstein, Ragazzi del ’99, Parmenide e Viale Libertà, con quest’ultimo escluso dai nuovi limiti.
In entrambi i quartieri, oltre all’installazione di un’apposita segnaletica verticale e orizzontale indicante l’inizio e la fine delle Zone 30 lungo il loro perimetro, saranno realizzati ove necessario anche alcuni interventi per la moderazione del traffico, tra cui intersezioni e attraversamenti pedonali rialzati e a raso. Verranno inoltre coinvolte le scuole dell’infanzia e primarie presenti nelle due zone per valutare, ed eventualmente attuare, l’istituzione di “strade scolastiche”. Ovvero, vie o piazze adiacenti i plessi scolastici nelle quali il transito degli autoveicoli viene vietato, limitatamente agli orari di ingresso e uscita delle scuole o in maniera permanente, garantendo una maggiore sicurezza per i bambini e le loro famiglie.
La realizzazione di queste due Zone 30 si ricollega al più ampio contenuto del documento del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), attualmente in fase d’esame, che prevede numerose azioni volte al miglioramento – soprattutto in chiave ecosostenibile – della mobilità monzese. Tra queste, l’incentivazione degli spostamenti con mezzi non inquinanti, il potenziamento della mobilità dolce, il rafforzamento della sicurezza stradale e la realizzazione di isole ambientali e altre Zone 30.
Perché una Monza migliore si muove in modo sicuro ed ecostenibile.
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