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8marzoNella seduta del 6 marzo, in Consiglio Comunale ci sono stati diversi interventi, in occasione della giornata internazionale delle donne. A seguire l'intervento di Giovanna Porro.

“La donna ha la capacità di avere tre linguaggi insieme: quello della mente, quello del cuore e quello delle mani.
Pensa quello che sente, sente quello che pensa e fa quello che sente e pensa.”
Non dirò chi ha fatto questo elogio alle donne.

Ma ci tengo a citarvi anche questo altro pensiero, che raccolgo da un libro di una bravissima scrittrice monzese che vi invito a scoprire e che cita il noto quesito che la Sfinge pone ad Edipo.
" << Che cosa cammina con quattro gambe al mattino, con due a mezzogiorno e con tre alla sera e tu hai risposto l'uomo. Delle donne non facesti menzione. Ma quando si dice uomo si intendono anche le donne. Questo lo sanno tutti. >> Risponde Edipo.
<< Questo lo pensi tu. >>”

Oggi delle donne, senz'altro il parlarne, il riconoscerne il valore è una conquista. Che non è così sdoganata nelle altre parti del Mondo.

Io vorrei che questo 8 marzo possa essere festeggiato in particolare dalle donne vittime di soprusi, costrette a subire violenze fisiche, sessuali, psicologiche o ancora di più vittime della tratta. E noi come Consiglio Comunale ci impegneremo a prevenire con azioni concrete una educazione alla affettività e alla sessualità; valorizzando e aumentando nelle scuole la presenza di sportelli per ascolto e consulenza nei casi di difficoltà. E ridando centralità ai centri di aggregazione, agli oratori e alle tante società sportive che a Monza sono presenti e lavorano con adolescenti e giovani per favorire il loro sviluppo psico-fisico accanto alla preparazione sportiva.
Sostenendo sempre più le varie attività dell’Amministrazione che in collaborazione con il privato e il Terzo Settore mette a disposizione delle donne e, in alcuni casi anche degli uomini, centri di ascolto e strutture di accoglienza per donne maltrattate spesso ospitate con i loro figli. La rete di questi servizi sul nostro territorio è storica e ben strutturata. E in questa Aula ci siamo detti più volte che i bisogni e le fragilità aumentano in modo esponenziale ogni anno e che vanno continuamente implementate con nuove sinergie, l’analisi condivisa delle cause, e con l’organizzare le risposte partendo dal basso e della prevenzione dei disagi.

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