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esselungaSe già ANAC ha sottolineato ampiamente l'incapacità della Giunta di assumersi responsabilità per quanto riguarda l'appalto di igiene urbana, sull'urbanistica le cose non vanno meglio.

L'Assessore Sassoli infatti, sia attraverso la stampa, sia sui social network attribuisce la sua scelta di concedere l'ampliamento allo store di via Buonarroti al PGT redatto dall'amministrazione di centrosinistra, paventando contenziosi a carico dell'ente nel caso di mancate concessioni.

Ovviamente è tutto falso. Il PGT dà la possibilità di aumentare la superficie di vendita (SV) delle medie strutture di vendita esistenti senza modificare sedime, sagoma e superficie lorda di pavimento (SLP), ma se la SV diviene da media (tra i 250 e i 2500 mq) a grande (più di 2500 mq) è prevista una Conferenza dei Servizi autorizzativa e un permesso di costruire convenzionato.

Insomma la possibilità di realizzazione si misura anche con l'equilibrio economico a beneficio del Comune che si ottiene in convenzione e nulla si deve all'operatore per ciò che è scritto nel PGT.

L'Amministrazione Allevi - nella persona dell'Assessore Sassoli - HA SCELTO LIBERAMENTE di portare avanti questo ampliamento e infatti in Conferenza dei Servizi non solo Regione Lombardia e Provincia di Monza e Brianza han votato a favore dell'ampliamento, ma anche il Comune di Monza.
Non vi era alcun rischio di contenzioso, perché non vi era alcun obbligo. Se davvero l'Assessore pensa che non accontentare gli operatori sia il mezzo per dribblare potenziali contenziosi, le consigliamo di cambiare mestiere, perché amministrare una Città significa anche prendersi delle responsabilità.

Ma cosa ci guadagna la Città? E' lo stesso Assessore a dircelo: soldi. E nemmeno tanti visto il taglio dell'operazione, ma d'altronde come si può pensare di ottenere maggiori benefici per la Città se si dichiara che l'autorizzazione all'intervento fosse dovuta?
Insomma torniamo al vizietto delle amministrazioni di destra di questa Città: usare l'urbanistica per fare (poca) cassa e far tornare i conti che altrimenti, viste le loro scarse abilità a reperire risorse, darebbero risultati drammatici.
Svendiamo possibilità di recupero di intere porzioni di Città per far cassa, per riparare alle incapacità dell'Assessorato al Bilancio.
Eppure davanti allo store di via Buonarroti ci sarebbe una grande area comunale da restituire ai monzesi, l'ex Macello: quale miglior occasione per iniziare a finanziare il recupero di quel buco nel bel mezzo del quartiere?

E le altre risorse a disposizione dove andrà a collocarle l'amministrazione? Noccioline a parte per azioni a dir poco ridicole a favore del commercio di vicinato, abbiamo 650.000 euro che andranno a finanziare il parcheggio di interscambio nei pressi del Brianteo. 650.000 euro per un parcheggio in un'altra area della Città. Di interscambio con cosa poi esattamente? Quali mezzi pubblici arrivano al Brianteo per giustificare questa scelta?

Comica, per non dire drammatica, l'annotazione degli investimenti che l'operatore fa in termini di energia da fotovoltaico: è tutto a beneficio dell'operatore. Cosa ci guadagna l'Ente non si sa.

Tentativi di deresponsabilizzarsi, scarsa capacità di trattativa con l'operatore e scelte sbagliate: ecco l'urbanistica di Allevi e Sassoli.

 

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