Bisogna fare attenzione. Estate periodo di truffe, si sa. Soprattutto ai danni di anziani, specialmente se soli. E, più in generale, ai danni dei meno informati e delle fasce più deboli della popolazione.
Le città si svuotano e i malintenzionati se ne approfittano. Con grande fantasia, cercando di creare le più svariate situazioni.
Per aiutare a riconoscere le situazioni a rischio l'amministrazione comunale, con la collaborazione dell'Associazione Nazionale Carabinieri e il gruppo Acsm-Agam, ha organizzato una conferenza stampa martedì mattina e un incontro pubblico giovedì pomeriggio all'Urban Center. Lo scopo? Fornire consigli utili su come difendersi dalle truffe e dai raggiri perpetrati da quanti si spacciano per inviati da enti pubblici o da società di servizio.
"Informare la popolazione è necessario - dichiara il vicesindaco e assessore alle Politiche culturali Cherubina Bertola - Gli anziani sono più a rischio anche perché, per via del caldo, tendono a non uscire di casa: sono isolati. Per questo motivo intendiamo promuove un gran numero di incontri e di momenti di aggregazione rivolti proprio a chi ha raggiunto la terza età".
Quali possono essere le situazioni a rischio? "Di solito un truffatore insiste nel voler entrare nell'abitazione della vittima, senza che ci sia un'effettiva necessità - spiega Vincenzo Panza, dell'Associazione Nazionale Carabinieri - Cerca poi di distrarre il malcapitato chiedendogli un bicchiere d'acqua o di poter controllare qualche bolletta". Mai, quindi, aprire la porta di casa a qualcuno che non si conosce o che fa richieste particolari. Bisogna dimostrarsi decisi nell'allontanare il truffatore, cercare di tenere a mente qualche dettaglio utile a fornire un identikit. Nascondere gioielli e oggetti di valore in posti poco usuali. E se di una truffa si finisce vittima, bando al senso di vergogna che solitamente si prova in quelle circostanze, ma denunciare subito l'accaduto.
In fotografia, un momento della conferenza stampa di presentazione.
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