Settimana scorsa, in una di queste mattine piovose, la sala convegni della Casa del Volontariato era gremita di cittadini e rappresentanti delle Associazioni. Scopo dell’incontro: fare il punto riguardo al progetto “Un quartiere per tutti – pratiche di partecipazione attiva”.
Il Quartiere è quello del Cantalupo-Cederna, uno dei quartieri più popolosi e “popolari” di Monza. Vi risiedono più di 10 mila abitanti, cioè un decimo della popolazione della nostra città.
Un quartiere storico, attraversato negli anni da due importanti flussi immigratori: negli anni 70 con la migrazione dal Sud dell’Italia e in questi anni da quella dei migranti “stranieri che sono ormai ben il 15% degli abitanti del quartiere.
Il progetto è stato presentato da Federica Fassi (Coordinatrice) e vede come patner: Africa 70, Cooperativa Monza 2000, l’Assocazione Casa del Volontariato, la banca del Tempo e l’Agenzia InnovA 21 con il sostegno del finanziamento della Foindazione Cariplo e la partecipazione dell’Amministrazione Comunale (presenti gli Assessori Longoni e Bertola) e del CSVI.
Obiettivo del progetto triennale: il creare e migliorare le relazioni e reciproca solidarietà dei cittadini tra le diverse generazioni, rafforzare il senso di appartenenza e il prendersi cura del proprio territorio attraverso percorsi partecipativi.
Quattro le Azioni principali attivate a tale scopo e sono state individuate dopo “una ricerca sul campo” nel territorio.
- un laboratorio permanente di incontro e confronto intergenerazionale e interculturale”
- l’attivazione di servizi per giovani coppie con bambini 1-3 anni
- la valorizzazione dei beni comuni inutilizzati o dismessi nel quartiere
- la partecipazione via web e di “mappe emotive e relazionali” tra le persone
Ad ogni azione, corrispondono diverse attività che andranno a coinvolgere cittadini e associazioni presenti nel quartiere, affinchè siano loro i protagonisti del progetto e del cambiamento nella vita del quartiere.
Come è noto nel quartiere Cantalupo è in atto un intervento di “Housing sociale” e questo progetto si colloca all’interno della filosofia più generale che è quella di ridare vita, qualità e anima a uno dei quartieri che ha fatto la storia della nostra città.
Un obiettivo certamente difficile e ambizioso, perché cerca di coniugare efficacia e concretezza delle azioni con opportunità di protagonismo dei “vecchi e nuovi cittadini” del quartiere. Una scommessa difficile ma che merita il massimo sostegno da parte di tutti, per la sua auspicata riuscita.
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