Nell’ultimo Consiglio Comunale il Consigliere Monteri a nome del Gruppo del Pd, ha presentato una mozione che sollecita il Consiglio ad agire affinché siano riconosciuti i diritti di cittadinanza deiminori “stranieri” che oggi devono aspettare i 18 anni per farne richiesta anche se nati e cresciuti in Italia.
Questo significa superare l’attuale legge del 92 che riguarda “il diritto di sangue” sostituendolo con il “diritto di territorio”
La mozione è passata con i voti della maggioranza, il voto contro della Lega Nord (si incentiverebbe l’immigrazione…) e l’astensione del Pdl…(e questo ci poteva stare…) ma anche del Movimento 5 Stelle (ma non erano per i diritti?) e dell’Udc (ma non sono per la famiglia?) astensioni che lasciano decisamente l’amaro in bocca-
Anche i recenti dati Istat confermano che gli stranieri residenti nel nostro paese sono più di 4,5 milioni , con un incremento del 8% rispetto all’anno precedente. Sono residenti che producono l’8% del prodotto interno lordo ma non godono di molti di diritti di cittadinanza.
In particolare, sono il 22% i minori stranieri nati o cresciuti in Italia.
Minori e ragazzi che studiano insieme ai nostri figli nelle scuole, che parlano la nostra lingua, che frequentano le compagnie dei nostri ragazzi, gli oratori e i centri di aggregazione.
Eppure: a differenza del resto d’Europa, non esiste ancora una legge che gli permetta di esercitare il diritto di cittadinanza italiana.
Un diritto che tra l’altro favorirebbe l’integrazione e l’inserimento sociale e culturale nei nostri territori.
Il Pd a livello nazionale ha presentato un progetto di legge per il riconoscimento della cittadinanza dei minori, così come le associazioni interessate hanno già raccolto migliaia di firme a sostegno di questa proposta.
Il fatto che si levi anche da Monza con la mozione, una voce anche istituzionale, non può che incoraggiare questa giusta e importante battaglia di civiltà
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