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Roberto Scanagatti e Sergio Civati del gruppo Consigliare del Pd hanno presentato in una conferenza stampa un documento dal titolo "L'Assessorato alla chiusura delle politiche giovanili" che trovate qui di seguito.

Premessa

In questi due anni di Amministrazione Comunale e di interventi del nuovo Assessorato alle Politiche Giovanili:

  • abbiamo riconosciuto la positiva potenzialità utilità che si mettessero in piedi a Monza politiche a favore dei giovani di Monza

  • non abbiamo avuto pregiudizi sulle linee guide proposte e ci siamo mossi come gruppo, in Consiglio, in Commissione e in occasione dei Bilanci. con modalità di confronto e sempre facendo proposte positive

 

Dopo due anni dobbiamo prendere atto che:

  • l’attivismo dell’Assessorato e le diverse azioni messe in campo sembrano sempre di più singoli “prodotti/evento” non collegati tra di loro, da vendersi sul mercato della immagine politica e sempre meno una politica giovanile che ne abbia chiaro obiettivi e modalità

  • il confronto da noi auspicato, nelle diverse occasioni, in primis Bilancio e Gare d’appalto Centri giovani, vicenda Centro sociale Foa, è sempre stato rifiutato

  • questo Assessorato, sembra distinguersi sempre di più come l’Assessorato che sarà ricordato per la chiusura di servizi e progetti, esperienze radicate che hanno fatto un pezzo di storia delle politiche giovanili a Monza

 

Il gruppo del PD, sin dall’inizio ha individuato e proposto un impianto di politica centrata sui nuovi diritti dei giovani.

 

E’ utile mettere a specchio i nostri obiettivi e le scelte dell’Amministrazione Comunale, che non solo non li ha perseguiti, ma ha deciso di chiudere le esperienze piu’ importanti

 

  1. Diritto all’autonomia (casa, lavoro, credito, professioni, giovani coppie) e all’informazione e alle pari opportunità (informazione, orientamento, sostegno)

 

Risposta: CHIUSURA DEL CENTRO LAVORO

Nell’unica città capoluogo di provincia, nella quale non esiste un Informagiovani comunale, l’Amministrazione ha chiuso Il Centro per il Lavoro di Via Aliprandi che rappresentava l’unico sportello di riferimento per centinaia di giovani monzesi; giovani bisognosi di informazioni sulla ricerca del lavoro, di incontri di orientamento per mettere in relazione studio e lavoro, di inserire i propri curricula nella relazione domanda e offerta che il Centro curava per giovani e adulti

 

  1. Diritto alla socialità, agli spazi e a relazioni significative (luoghi formali e informali, aggregazione, mobilità giovanile)

 

Risposte: CHIUSURA EDUCATIVA DI STRADA

CHIUSURA CENTRO DI AGGREGAZIONE IL SORRISO DI TRIANTE

SVUOTAMENTO DEGLI ALTRI CENTRI DI AGGREGAZIONE

 

 

EDUCATIVA DI STRADA PROGETTO PRINT

L’Educativa di Strada gestita per il Comune dalla Cooperativa Lotta Contro l’Emarginazione, ha operato per undici anni nella nostra città nei quartieri Libertà, Cederna e soprattutto S.Rocco.

L’educativa è stata chiusa nel silenzio piu’ assoluto dell’A.C. dalla mattina alla sera, senza nemmeno sentirsi in dovere di convocare, informare e confrontare con il soggetto gestore sui motivi di tale scelte.

La gravità della chiusura di questo progetto, sta nel tagliare la positività di un lavoro rivolto ai gruppi giovanili informali (i gruppi di strada), una modalità importante di prevenzione alla devianza e valorizzazione di questi giovani come risorsa.

 

CENTRO DI AGGREGAZIONE IL SORRISO DI TRIANTE

In occasione dell’indizione del nuovo bando di gara, l’Assessorato ha deciso di chiudere il CAG di Via Don Minzoni con la motivazione principale: sede inagibile. Le proposte: dirottare i ragazzi al Centro Pavoni Artigianelli e futuro servizio Living Hub di Via Cavallotti.

La verità è che la precedente Amministrazione aveva individuato nel nuovo centro polivalente di Via Silva la nuova sede del centro, proprio perché inagibile.

Prima Carugo ha cambiato la destinazione d’uso e poi la Sassoli ha respinto la nostra proposta in discussione di Bilancio di 600 mila euro per ristrutturare le sedi dei Cag.

Risultato: centinaia di ragazzi e famiglie da settembre sono buttati fuori da qualsiasi intervento di sostegno e aggregazione a loro dedicato, anche perché il futuro Living Ub si rivolge a una fascia di età superiore e il Centro Pavoni, non è certamente in grado di ospitare il doppio dell’utenza.

 

SVUOTAMENTO DEI CENTRI DI AGGREGAZIONE

La scelta di trasformare i CAG in Centri Giovani, inserendo una nuova utenza che va dagli 11 ai 25 anni, appare come una operazione di facciata, che non affronta una verifica necessaria del modello dei Cag, né da una risposta alla nuova fascia proposta dei giovani adulti senza, che vi sia stata fatta una analisi nei quartieri se esista una domanda dei giovani per questo tipo di servizi

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Infatti:

  • è stata mantenuta la stessa quota di Bilancio (pur con la chiusura di un centro e prevedendo per 2 centri che l’affittanza delle sedi sarà a carico delle cooperative, aumentando le azioni per la nuova fascia d’utenza); la gara d’appalto prevede un gara ulteriormente al ribasso per l’offerta economica e degli orari.

Con la stessa torta economica e in mancanza di condizioni operative e professionali adeguate, il risultato prevedibile è la dequalificazione dei servizi e lo svuotamento stesso dei centri

  • la riduzione da tre a due anni delle durata dell’appalto, va nella direzione per il futuro, della chiusura dei centri per pre e adolescenti,

 

  1. Diritto alla creatività, espressività e partecipazione (produzione artistica, espressività, cittadinanza, protagonismo, volontariato etc.)

 

Risposte: CHIUSURA (ad oggi) DELL’INIZIATIVA OVERGROUND

MANCANZA DI INFORMAZIONE E COINVOLGIMENTO NEL PROGETTO

HUB YOUNG

 

OVERGROUND

Dopo dieci anni di esperienza, questa estate non è stata svolta l’iniziativa Overground.

Una iniziativa che ha fatto la storia del protagonismo e partecipazione giovanile a Monza, che è stata esportata in molte altre città italiane come modello di riferimento.

Le due settimane di iniziative estive caratterizzate da concorsi canori, musicali, video, grafiche erano sempre il combinato del: coinvolgimento diretto dei giovani alla costruzione dell’iniziativa, della cooperazione tra tutti i Cag monzese e nel rapporto con l’associazionismo e volontariato con una regia interassessoriale (cultura, servizi sociali etc.).

Non sappiamo ancora se in autunno si farà o meno una iniziativa simile di ripiego, quello che sappiamo è che la preselezione di due concorsi (canto e complessi musicali) è stata fatta ma senza lo sbocco pubblico di Overground, che in sostituzione di Overground ci sono stati contatti avanzati e falliti con la trasmissione Xfactor, che avrebbe dovuto fare a Monza portando migliaia di giovani da fuori per la preselezione della futura rassegna televisiva. Questo la dice lunga sul modello culturale che questa amministrazione ha come riferimento rispetto ai giovani: io adulto ti confeziono un prodotto di mercato che ti promette visibilità e carriera, tu entri in dura competizione con tutti gli altri.

 

HUB YOUNG

A proposito di partecipazione, l’avvio del progetto Hub Young, tanto strombazzato dall’Assessorato come iniziativa principale di partecipazione giovanile è ad oggi, pur nell’onerosità (1,2 mil di euro) e indubbia importanza, l’oggetto misterioso per gli addetti ai lavori (commissione, consiglio comunale) che soprattutto per giovani e associazioni completamente esclusi da una qualsiasi informazione e coinvolgimento diretto alla costruzione e progettazione dell’iniziativa.

Avremo modo come gruppo da settembre di riprendere una seria analisi del progetto , ma anche in questo caso è evidenziabile come una azione del progetto ha un titolo-slogan tipo “Dammi una idea..ti regalo un’azienda” con i mega manifesti affissi in città, ci sia tutta la demagogia e la seduzione che risponde più all’immagine di chi la propone che alla reale utilità ed efficacia dell’azione per giovani interessati.

 

INFINE…

 

In autunno sarà impegno del Pd e del Gruppo Consigliare, dare continuità a questa conferenza stampa con campagne informative e con incontri, che oltre a portare fuori il nostro giudizio critico, saranno l’occasione per rendere pubblica ai giovani della città le nostre proposte.

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