Relazione dalla quale estraiamo i passaggi concettuali più significativi:
"Spesso rimaniamo sorpresi da eventi che ci sconcertano e ci domandiamo come è potuto succedere? In realtà l'evento è preceduto da una serie di fatti che lo preannunciano e che noi non cogliamo o ignoriamo, nel senso che non vi poniamo la necessaria attenzione (vedi il nazismo).
La mancanza di "vigilanza" sui segnali premonitori è una responsabilità. Siamo infatti chiamati ad osservare la realtà che ci circonda e domandarci: dove ci sta portando?
La "vigilanza" non può essere surrogata dalla "tolleranza zero" e quest'ultima per essere efficace e non strumentale (ricerca di capri espiatori), deve essere applicata con coerenza. Non si può essere intolleranti con i writers ma, nello stesso tempo, tolleranti con chi non paga le tasse. Così non si è credibili.
Bisogna sempre guardare ed intervenire sui veri problemi, sulle cause e non solo sugli effetti.
Non esiste la sicurezza reale se non si realizza un incontro.
La legalità si realizza partendo da un obiettivo più alto: il bene comune.
La legalità per "sostenersi" necessita di:
• regole chiare e legittime
• trasparenza nella loro applicazione
• strutture sufficienti
• validità generale (le regole non devono valere solo per i deboli ed i poveri)
Il credente deve vigilare e per lui questo significa riferirsi al Vangelo.
Non esiste vigilanza senza responsabilità: se non devi render conto a nessuno non c'è responsabilità e conseguentemente non c'è vigilanza.
Anche la sfida educativa rientra pertanto nella "vigilanza".
Vigilare è anche tradurre i valori in cui si crede in richieste avendo comunque presente che occorrono mediazioni senza però mai svendere ciò in cui si crede.
Molte volte i credenti non hanno saputo "testimoniare" pur in presenza di eventi eclatanti. (la responsabilità della vigilanza)"
La democrazia è fatta più dai costumi condivisi che dalle leggi: in Italia spesso di fronte ad una emergenza si pensa di risolvere il problema intervenendo a livello legislativo e non di costume."
Ancora una volta molto pubblico, molta attenzione e dibattito a conferma che di questi temi oggi le persone, anche nelle parrocchie sentono iol bisogno di sapere e approfondire.
Report