Proviamo a fare mente locale riguardo a quanto avvenuto.
Pochi mesi prima delle elezioni regionali, la signora Arizzi si dimette, perché eletta in Regione, ma visto che alle elezioni non ce la fa, ritorna sui suoi passi e riprende le deleghe assegnate a Maffè.
Dopo la scadenza regionale, il giovin leghista in carriera che si è conquistato la nomea di "Assessore sceriffo" (Romeo) lascia e passa la mano a Villa (denominato il Suslov della Lega) e il mitico "Assessore a se stesso" cioè Carugo, si fa sostituire dall'Assessore "il sempre presente Maffè (il Paolini della Tv, non gli fa un baffo al confronto...). Maffè, che oltre a Parco/Villa, educazione e istruzione, non si fa mancare nulla e si prende pure i servizi sociali.
Avviata l'esperienza del Consorzio Parco e Villa, il Sindaco avoca a sé la delega alla Villa lasciando al povero e disorientato Maffè solo il Parco, per poi successivamente togliere a sé stesso la delega e assegnandola a Di Lio...un altro Assessore "poco impegnato" avendo già per sé il personale e la cultura.
Se nel frattempo non avete smesso di leggere...facciamo qualche considerazione di merito delle deleghe sul valzer ma soprattutto sulle logiche, le incongruenze riscontrate nelle loro assegnazioni e le conseguenze che ciò ha comportato.
Alcuni esempi sono emblematici.
Si è sempre sostenuto l'unitarietà di Parco e Villa e che il Consorzio li avrebbe surrogate. Risultato? Spezzatino e nessuna surroga da parte del Consorzio..
Si è sempre sostenuto la necessità di avere deleghe complementarie tra di loro per lavorare in termini integrati e comprensibili anche per gli interlocutori della città? . Risultato? Alcuni esempi.
Di Lio ha l'Assessorato alla Cultura e la Sassoli alle Biblioteche. Di Lio ha il personale e la macchina comunale e sempre la Arizzi si (dovrebbe) occupare di informatica e anagrafe.
La Arizzi si (dovrebbe) occupare degli immigrati ma il problema-potenzialità, è notoriamente un tema legato alla cultura (Di Lio) e alle politiche sociali (Maffè) e di pari opportunità (Sassoli) . Sempre la mitica Arizzi si (dovrebbe) occupare di donne, peccato che delle pari opportunità se ne occupa già l'Assessore Sassoli.
Fosse solo il gioco del labirinto e dello scambio delle figurine Panini, ci sarebbe anche da divertirsi.
La cosa diventa molto triste invece, quando constatiamo che i criteri di assegnazione, non rispondono appunto a complementarietà e competenza ma meramente a una spartizione di deleghe che hanno una sola logica. Quella dei poteri politici e personali. Queste scelte di Mariani vengono poi pesantemente pagate, in termini di inefficienza politica e istituzionale, di confusione e mancanza di interlocuzione con i soggetti interessati. Consiglieri, Commissione comunali, associazioni e cittadini.
Ah dimenticavamo c'è anche un Assessore, che è riuscito nell'impresa di avere la delega (urbanistica) ed essere sempre assente ma esercitandola pesantemente, per poi pure cambiare la delega (all' Expo) e continuare ad essere assente. Questa volta senza esercitare nulla di nulla. Chi è'...? Troppo facile, è l'unico che rimane al suo posto: l'ineffabile Sig.Romani nuovo Ministro alla Sviluppo (di chi...?) e ancora oggi Assessore con "la delega ai fantasmi", una delega quindi per la quale è impossibile dimettersi!.
Ma nei prossimi giorni si è in attesa di un nuovo giro di valzer....avanti così che ci vien da piangere.
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