Per incoraggiare la sostituzione di auto inquinanti la Regione non prevede nessun nuovo finanziamento, ma solo qualche avanzo.
L'austerity taglia gli ecoincentivi. E così quest'anno, per la prima volta, a disposizione dei lombardi dotati di un'auto vecchia non ci saranno neanche quei (pochi) soldi fino all'anno scorso disponibili per acquistarne una nuova, o usata ma a più basse emissioni (per esempio benzina euro 3 o 4 ). Gli unici soldi che la Regione mette in campo, 22,5 milioni di euro, che finanzieranno vecchi bandi, così come annunciato alla vigilia dell'entrata in vigore dello stop alla circolazione delle auto più inquinanti, saranno destinati alle energie rinnovabili e per riqualificare gli edifici dal punto di vista energetico.
Di nuovo nulla, tranne il fatto che con l'accensione dei caloriferi nelle aree omogenee e nella aree urbane più trafficate come Milano, ma non solo, l'aria tornerà presto irrespirabile. E i giorni di sforamento dei limiti imposti dall'Unione europea cominceranno presto a salire. Anche perché, sottolinea Giuseppe Civati, "si continua a fare molto poco rispetto agli impegni presi con l'approvazione della legge sull'inquinamento atmosferico del 2006". E con la crisi, rispetto alla retorica degli anni scorsi, "anche Formigoni si è termoregolato". Chiaro il riferimento sarcastico alla pochezza degli interventi e a uno dei provvedimenti 'venduto' dal Pirellone come una misura che contribuirà a risanare in fretta l'aria e cioè l'applicazione obbligatoria sui caloriferi dei lombardi, dall'anno prossimo, di un termoregolatore per tenere sotto controllo la temperatura e quindi le emissioni di inquinanti atmosferici. Che siano giusti e doverosi gli interventi sui riscaldamenti nessuno lo mette in dubbio. Ciò che suscita perplessità è che comunque sull'altro formidabile generatore di veleni, il traffico di auto e camion, privato e commerciale, si fa molto poco. Lo stesso blocco delle auto (Euro 0 a benzina, Euro 1 e 2 diesel) e delle moto più inquinanti (a due tempi, Euro 0), in programma nelle aree omogenee a partire dal 15 ottobre, senza controlli non servirà a molto: l'anno scorso le contravvenzioni sono state pochissime per tutta la stagione (fino al 15 aprile) tanto che la Regione è intervenuta per tirare le orecchie ai comuni delle aree critiche e per mettere sul piatto qualche finanziamento per consentire loro di pagare qualche ora di straordinario ai vigili urbani. E poi poco viene fatto per arginare, di concerto con le case automobilistiche e il governo, l'impennata della vendita di auto diesel senza adeguati filtri antiparticolato, che risultano essere molto più inquinanti delle vecchie auto a benzina.
Smog: blocchi invernali anche per gli ecoincentivi...
- Scritto da PD Monza
- Categoria: Attualità
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