Cosa succede a Monza e attorno al mondo progressista e democratico? Per agevolare puntualmente una visione panoramica degli accadimenti abbiamo pensato di raccontarvi in pillole la settimana appena trascorsa.
Buona lettura.
Rampi sulla Regione
Dalla Regione quali risorse straordinarie per la sanità della nostra Provincia?
“Leggo – scrive Roberto Rampi – alcune polemiche fuori luogo conseguente ai dati dei contagi della nostra Provincia. Tralascio il fatto che le polemiche provengano da quella parte che si è ostinata a minimizzare nei gesti e nelle parole la situazione, dando spesso il cattivo esempio. Dico però che la polemica politica sulla pelle delle persone non si fa. E avrei volentieri fatto a meno di polemizzare. Ma se ci si dice preoccupati dei dati di Monza e Brianza sarebbe ora allora di occuparsi di alcuni fattori: i treni stracolmi dove nemmeno oggi è garantito il distanziamento, gli ospedali depotenziati, i servizi territoriali e domiciliari inesistenti, i diversi spazi sanitari pronti all’apertura e non utilizzati. I vaccini che non arrivano. E molto altro.
Per tutte queste vicende l’indirizzo a cui rivolgersi è Piazza della Lombardia. Che continua a non dare risposte ai sindaci e ai cittadini. E se il presidente della Regione è del tuo stesso partito non puoi per questo provare a far finta di nulla tirando in mezzo il governo. Sport ormai abbastanza abusato e logoro. Non stiamo giocando a rimpiattino, occorre che ognuno remi per il suo pezzo se vogliamo uscire dalla tempesta. Siamo ancora in attesa di conoscere ad esempio quali strategie e quali risorse straordinarie la Regione abbia intenzione di destinare alla sanità della nostra provincia.
Ciclabili e Allevi
Recentemente una testata giornalistica cittadina ha parlato di piste ciclabili, riproponendo il racconto di una rete ciclabile ferma da decenni. Purtroppo i fatti parlano chiaro e la giunta Allevi, oltre che non fare nulla, si prende anche meriti non suoi.
Varrebbe la pena di ricordare che durante l'amministrazione Scanagatti sono stati realizzati 9 km di tratti aggiuntivi, tra cui l'intero percorso lungo il Villoresi, le piste di Viale Lombardia (che secondo Mariani e l'assessore Villa non potevano essere realizzate) e il tratto lungo via Caduti del Lavoro per raggiungere in sicurezza la stazione. Non dimentichiamoci inoltre delle progettualità a lungo termine, come la soluzione apportata in Largo Mazzini o il progetto Brumosa, già pronto e fatto partire con terribile ritardo da questa amministrazione.
Scelte, alcune volte anche coraggiose, per costruire una città che garantisca a tutti praticità e sicurezza di movimento. Un disegno della Monza di domani decisamente non condiviso dall'attuale giunta.
La pessima aria che si respira a Monza
Il rapporto Ecosistema Urbano 2020 di Legambiente Onlus e Il Sole 24 ORE mette sotto i riflettori la disastrosa situazione ambientale della nostra città.
Monza scende dal 75° posto del 2019 all'85° su 104 capoluoghi di provincia, posizionandosi come fanalino di coda lombardo. La nostra città è infatti una delle più inquinate d'Italia con enormi deficit nella qualità dell'aria, trasporto pubblico, piste ciclabili, isole pedonali ed efficienza energetica. La stessa città in cui la maggioranza ha bocciato la dichiarazione di emergenza climatica.
Nonostante i fin troppi promemoria, istituzionali e di piazza, la giunta Allevi continua a portare avanti le sue priorità, con gli assessori incaricati concentrati su nuove palazzine e la chiusura dei kebabbari. A quando soluzioni concrete? Non è in gioco semplicemente il nome della nostra città, ma la salute e la qualità della vita dei monzesi, ancora più prioritarie in questo periodo di pandemia.
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