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cs pasto caldoIniziativa “Un pasto caldo per i nostri eroi”

“Inaccettabile il coinvolgimento di organizzazioni dalle posizioni xenofobe e razziste, l’Amministrazione Allevi spieghi il perché”.

Ancora una volta….

Ancora una volta le scelte di questa Amministrazione Comunale, seppur all’interno di un gesto di solidarietà più che lodevole in un momento così critico per tutto il Paese e per la città di Monza, ci lasciano alquanto perplessi. 

Parliamo dell'iniziativa promossa dall’amministrazione Allevi con la collaborazione di Ristoranti Uniti, per la distribuzione di pasti caldi per il personale sanitario del San Gerardo e i volontari, che prevede anche il coinvolgimento di alcuni studenti dell'istituto alberghiero Olivetti per il progetto di alternanza scuola-lavoro e l’unità di protezione civile degli Alpini di Monza, come riportato dall’articolo al seguente link:

https://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/monza-riparte-la-cucina-per-medici-e-volontari-con-ristoratori-uniti-e-studen_1376757_11/?fbclid=IwAR3TPoP5vj0g72wrICVbq5lt0moO-rEQ5R8ty5BtdKwXnUlIhHJeIKLFSuY

Nel riconoscere l’importanza di questa iniziativa solidale e del coinvolgimento degli studenti per un’attività di volontariato, ci interessa però sottolineare che la distribuzione dei pasti sarà affidata ai soci della Onlus Bran.co, oltre alla Curva Davide Pieri del Monza. 

Questo è l’aspetto che più ci preoccupa e a proposito del quale chiediamo risposte chiare ed esaustive.

Infatti, come sicuramente noto anche al Sindaco Allevi e ad alcuni esponenti della sua Giunta, la Branca Comunitaria Solidarista Onlus è un’emanazione diretta di Lealtà e Azione, organizzazione di estrema destra che ha collaborato con CasaPound e Forza Nuova.

Si tratta dunque di formazioni di chiara matrice neo-fascista e xenofoba. 

Qualcosa dunque deve essere sfuggito all’Amministrazione Comunale nell’organizzazione di quest’iniziativa, proposta ai giovani studenti di una scuola superiore monzese (un’istituzione pubblica, democratica e repubblicana), che prevede la collaborazione con organizzazioni dalle posizioni xenofobe e razziste (di cui queste non fanno mistero), pur nel contesto di un’azione di solidarietà lodevole.

Riteniamo tale coinvolgimento inaccettabile perché, a nostro avviso, esso viola quei principi su cui una collettività democratica come quella monzese e le stesse istituzioni scolastiche in primis dovrebbero basare la loro struttura portante, principi che si rifanno alla nostra Costituzione, antifascista e antirazzista. 

Valori che sicuramente non appartengono ad almeno una delle organizzazioni coinvolte: l ’Onlus Bran.co, legata a Lealtà Azione. 

L’Amministrazione Comunale dovrebbe ben conoscere tutto questo.

(Ma nel caso se ne fosse dimenticata questo per meglio documentarsi https://arengario.net/fasci/fasci02.html https://arengario.net/fasci/fasci03.html) e dovrebbe ben conoscere e riconoscere allo stesso tempo che in questa città, da sempre esempio di solidarietà e impegno civile, sono molte le associazioni e le organizzazioni civiche che da lungo tempo si impegnano - a maggior ragione in questa drammatica fase - a sostegno di tutte le fragilità, le famiglie e le persone in difficoltà, senza discriminazione alcuna. 

Parliamo di realtà come Caritas, Emergency, Arci e Anpi. Ci teniamo a ricordare lo sforzo di Arci Milano, Arci Scuotivento, Circolo Zeguina e Anpi Monza e Brianza che, in collaborazione con Auser e CGIL, hanno contribuito durante tutta la prima fase della pandemia, e ora nella seconda fase, alla Colletta Solidale a sostegno della Rete Solidale MB United, un gruppo nato spontaneamente e dal basso durante il primo lockdown che tuttora si occupa della distribuzione di generi alimentari e beni di prima necessità alle famiglie bisognose di tutta la provincia; senza dimenticare poi il lavoro quotidiano di CGIL, CISL e UIL per rafforzare e predisporre strumenti per affrontare questa nuova emergenza.

Parliamo anche di tutte quelle altre realtà cittadine, come la San Vincenzo, e dei molti cittadini che singolarmente si stanno muovendo nella stessa direzione, sempre nel solco della solidarietà.

Una solidarietà senza divisione, senza distinzione, senza razzismo, aperta e inclusiva: sono queste realtà a cui guardiamo ed a cui ci appelliamo affinché si esprimano e uniscano la loro voce e la loro azione alla nostra.  

L’AC spieghi come è possibile che organizzazioni neofasciste abbiano (ancora) spazio in iniziative in cui la stessa Amministrazione è coinvolta.

L’AC spieghi il perché dell’inclusione di soggetti che fanno riferimento a pensieri e contesti opposti ai valori sanciti nella nostra Costituzione.

Come forze politiche firmatarie di questo documento chiediamo al Sindaco Allevi e alla sua Giunta di esprimersi, di prendere una posizione chiara su questa questione. 

Ci preme ricordare che riteniamo assai lodevole questo gesto di solidarietà, ma riteniamo ancor più lodevole restare nel solco della nostra Costituzione che è antifascista e antirazzista, soprattutto quando si tratta del coinvolgimento di ragazzi giovani e non al corrente delle posizioni anticostituzionali di realtà con cui sono tenuti a collaborare.

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