Cosa succede a Monza e attorno al mondo progressista e democratico? Alcune cose. Per agevolare puntualmente una visione panoramica degli accadimenti abbiamo pensato di raccontarvi in pillole la settimana appena trascorsa.
Buona lettura.
Progetto Life Monza: nuovo schiaffo all’ambiente dalla giunta Allevi
Venerdì 12 Giugno si è svolto il convegno finale del Progetto Life Monza, piano di contrasto all'inquinamento acustico e atmosferico nel quartiere Libertà, messo in piedi dalla giunta #Scanagatti. Nonostante il bando europeo da 1.7 milioni per gli importanti interventi di riqualifica, #Allevi ha da sempre trattato con sufficienza la questione, muovendosi in autonomia senza aggiornare la consulta di quartiere e la cittadinanza in generale.
Anche per l'evento di chiusura è stato triste notare la totale assenza degli Assessori Sassoli (ambiente) e Arena (mobilità), ennesimo esempio di una giunta che non ha mai realmente creduto a questo progetto, sopportandolo semplicemente per gli obblighi dei finanziamenti ottenuti.
Ancora una volta Monza decide di ignorare la questione ambientale. D'altronde non dobbiamo stupirci, è pur sempre l'amministrazione che ha bocciato la dichiarazione di emergenza climatica proposta dalle minoranze.
#Tuttofermo
Test e Tamponi per tutti
Finalmente la Regione Lombardia dovrà cambiare strategia su test e tamponi. Grazie a una iniziativa del Gruppo Pd, una mozione presentata già un mese fa, la giunta regionale dovrà potenziare e rendere più accessibili sia i test sierologici che i tamponi rinofaringei.
Questo è il modo per combattere fino in fondo il virus! Bene la cura dei malati negli ospedali, ma servono anche test e tracciamento ed è esattamente quello che abbiamo ottenuto, convincendo anche le forze di maggioranza.
Ora la palla passa alla giunta regionale, che deve in tempi brevi modificare le proprie delibere, come chiesto dal Consiglio regionale.
I Giovani Democratici rispondono alla Lega
In diversi Consigli Comunali brianzoli è stata presentata una mozione scritta da Lega Giovani Lombardia volta, a detta loro, a celebrare la grandezza della nostra regione.
Si tratta, naturalmente, dell’ennesimo tentativo di distogliere l’attenzione dagli imperdonabili errori commessi dalla Giunta Fontana nella gestione dell’emergenza che stiamo vivendo, sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista socio-economico. Non possiamo nascondere la nostra delusione di fronte al comportamento politico e amministrativo degli ultimi mesi da parte dei giovani sovranisti. Seguire acriticamente il proprio partito in una becera operazione di sovrapposizione di legittime critiche ad un organo amministrativo regionale ad attacchi alla popolazione lombarda tutta, non fa onore ad un organizzazione giovanile, il cui modo di fare politica, indipendentemente dalle proprie idee, dovrebbe rappresentare un’avanguardia e non un’emulazione di dinamiche vecchie e poco costruttive.
Venendo al contenuto della mozione, crediamo che le richieste contenutevi siano irricevibili. Non vi è alcun motivo politico, amministrativo, storico, sociale e culturale per cui la dimensione regionale debba essere privilegiata rispetto alle altre. Il regionalismo differenziato, inoltre, è un aspetto serio che va affrontato senza ipotizzare divisivi modelli di autonomia dal sapore secessionistico, ma all'interno di un più ampio quadro di riforma che investa tutto il sistema delle autonomie locali. Crediamo profondamente nelle nostre tradizioni, ma siamo al tempo stesso convinti che mai più che ora sia necessario veicolare messaggi e trasmettere valori di comunità e coesione fra i popoli, più che esaltare le singole realtà territoriali. Per questa ragione preferiamo che nelle scuole e ai neo-diciottenni non vengano insegnate le pietanze tradizionali della Lombardia o il suo Statuto dell’Autonomia, bensì i principi contenuti nei trattati e nelle convenzioni su cui si fondano l’Unione Europe e le Nazioni Unite e i fenomeni storici, sociali, culturali e politici, che ne hanno determinato la nascita.
Guerra alle fake news
Da un post di Brando Benifei.
Ricordate le rivelazioni dell'Espresso sull'affare Metropol a Mosca, che collegava il faccendiere Savoini e la Lega a ipotetici flussi di denaro russo, su cui tuttora la magistratura italiana sta indagando?
Dopo mesi di negoziati tra i gruppi politici, è arrivata una notizia che attendevamo da tempo: finalmente è stata istituita una Commissione Speciale del Parlamento Europeo che a partire da settembre approfondirá le interferenze straniere nei nostri processi democratici e la produzione delle “fake news”.
I nostri servizi di intelligence dicono chiaramente che questi attacchi hanno una regia extraeuropea. Perfino durante questa pandemia, in Italia e negli altri stati membri, è andata avanti una campagna di denigrazione dell'Europa e di esaltazione dell’azione di alcuni Paesi. Leggiamo di nuovi sviluppi su questo fronte proprio in queste ore, con la scelta di Twitter di bloccare migliaia di account sospettati di manipolazione.
Noi europei dobbiamo difenderci da attacchi che mirano esplicitamente a destabilizzare le nostre democrazie. C'è chi da troppo tempo gioca contro gli interessi italiani ed europei, svendendo la nostra sovranità per fini elettorali.
Mi auguro che il lavoro della Commissione Speciale possa aiutare a fare chiarezza.
La nostra democrazia è un bene prezioso ma fragile. Dobbiamo proteggerla insieme, ogni giorno.
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