Il Comitato di Sant’Albino e San Damiano continua a fare sentire la propria voce circa la questione Asfalti Brianza e gli odori molesti che si respirano nella zona. “Asfalti Brianza ci avvelena…ora basta”. Il comitato è esplicito e chiede interventi concreti sullo stabilimento concorezzese che incide anche su alcune zone di Monza, Brugherio e Agrate durante le notti in cui è attiva la produzione di asfalto.
Il Comitato ha inscenato una protesta davanti alla sede di Asfalti Brianza e in una nota chiarisce una volta per tutte la sua posizione.
“Tutti si premurano di raccontarci che le analisi (che saranno da completare e verranno pubblicizzate a luglio) sono tranquillizzanti. Sono analisi di ARPA, fatte durante il lockdown, con produzione si e no al 30%; ARPA che da 6 anni fa analisi a camino spento come ha confessato l'ex Direttore alle Iene.
Che le analisi siano tranquillizzanti lo ripete anche il Sindaco Capitanio che ci aveva anche raccontato recentemente che Asfalti Brianza aveva ottemperato alla diffida ATO MB per irregolarità negli scarichi fognari. Notizia del tutto smentita da ATO stessa al Tavolo prefettizio. Infatti Asfalti Brianza non ha neppure risposto e ATO, forse unica fra le Istituzioni di controllo sembra decisa a sanzionare. Lo stesso Capitanio ha detto di aver inoltrato ad ATS relazioni di due medici di base e una pediatra dell'area che segnalano "decine se non centinaia di casi di malessere" imputabili alle emissioni di Asfalti Brianza. E allora? Il Vicesindaco Villa (di Monza, ndr), politico di lungo corso, afferma che i tre anni di tavoli da lui promossi nel 2017 non sono approdati a nulla; che Asfalti Brianza ha un management screditato ma che oltre al cuore occorre usare la testa. Occorre realismo. Prendere atto del fatto che in Italia queste aziende insalubri di prima classe sono "autorizzate dalla legge ad inquinare". Secondo lui le Amministrazioni hanno "armi spuntate". In realtà la legge che istituisce il sistema sanitario nazionale attribuisce al sindaco il ruolo (e il potere) di tutore della salute dei cittadini. E noi non demordiamo!
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