Cosa succede a Monza e attorno al mondo progressista e democratico? Alcune cose. Per agevolare puntualmente una visione panoramica degli accadimenti abbiamo pensato di raccontarvi in pillole la settimana appena trascorsa.
Buona lettura.
Il nostro Segretario Matteo Raimondi interviene sulla questione Sicurezza.
“Da ormai un po’ di giorni sono aumentate le segnalazioni per furti di biciclette a Monza. Come Partito Democratico Monza abbiamo sempre sostenuto l’importanza di una mobilità più sostenibile e l'utilizzo della bicicletta è uno dei cardini di quest’idea. Ovviamente, il presupposto è la sicurezza per i ciclisti e i pedoni.
Per questo motivo all’inizio della fase 2 abbiamo proposto una serie di soluzioni per la città di Monza. Soluzioni schernite dalla Giunta che, a detta loro, già ci stava lavorando.
Ora, tralasciando il fatto che si sveglino ora dopo tre anni di amministrazione, quello che più colpisce è proprio l’aumento dei furti.
Da una Giunta che non perde momento a sbandierare la sicurezza come cavallo di battaglia e inonda stampa e social con machissimi selfie dell’assessore Arena davanti a qualche decina di grammi di marijuna mi sarei aspettato molto di più, e invece…
Del resto, si sa, per questo ci vuole decisamente capacità amministrativa e non basta la propaganda”.
I lombardi vogliono sapere
Le parole di Vinicio Peluffo sull’ormai arcinota disastrosa gestione dell’epidemia dei vertici della regione. “Sul Corriere di oggi il presidente Fontana afferma che “sta studiando, cercando di vedere in quello che è accaduto le indicazioni per fare meglio in futuro” e annuncia “sto per nominare un mio gruppo di lavoro che entro la metà di agosto indicherà le cose da fare e quelle da evitare, proprio sulla base di questi mesi”.
Il punto sta proprio qui, Presidente Fontana non puoi impedire la commissione regionale d’inchiesta, prevista dallo Statuto, e nominarti un “tuo” gruppo di lavoro per accertare cosa è accaduto nei mesi terribili della pandemia.
I lombardi si aspettano di sapere cosa è successo in maniera trasparente e circostanziata, e devono poter conoscere le responsabilità politiche e amministrative. Non meritano una giunta spaventata che fa di tutto per non fare emergere le ragioni di una gestione disastrosa.
Villa Reale? Tutto fermo
La città sta ripartendo, gli ingranaggi del meccanismo Monza stanno lentamente tornando alla normalità nonostante la giunta #Allevi. Per la Villa Reale, purtroppo, la storia è diversa.
Dopo la riapertura il nostro gioiello cittadino è infatti visitabile solo a metà, per la precisione solamente gli spazi in gestione al Consorzio. L'area gestita dal privato, ovvero il corpo centrale della reggia, rimane chiuso al pubblico. Scelta abbastanza scontata, vista la decisione di rescindere il contratto con annessa richiesta di indennizzo da 8 milioni, tutto a causa dell'immobilità di una gestione che non ha saputo rendere attrattivo il polo turistico-culturale.
Da settimane sentiamo il sindaco Allevi parlare di ripartenza cittadina, di puntare al commercio locale, al turismo monzese. Lo stesso Allevi che ricopre il ruolo di presidente del Consorzio, posizione di regia che avrebbe dovuto tutelare la villa, non abbandonarla a se stessa.
Anche per la Villa Reale le parole chiave sono semplici: #tuttofermo!
Black lives matter
Esiste un virus con cui conviviamo da molto più tempo, un male in grado di nascondersi nella società dividendola dal suo interno: il razzismo.
Venerdì 12, ore 20, Piazza Roma. In solidarietà con il popolo americano e tutti gli esseri umani oppressi a causa della propria etnia, insieme per urlare a gran voce #BLACKLIVESMATTER.
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