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CIMG6942Poco più di un mese fa ho avviato e costruito a Monza il Comitato del “Senza di Noi” come una prima reazione emotiva dopo i fatti di Rosario.

Una reazione alla constatazione che stava prevalendo l’indifferenza, mancata reazione e mobilitazione dell’opinione pubblica anche nel nostro territorio.

E’ stato il volere finalmente rialzare la testa, rispetto ad una situazione nella quale purtroppo è maggioritaria nella nostra gente l’equazione immigrato uguale a: criminalità, ignoranza, irregolarità. CIMG6866

La partecipazione all’Assemblea Nazionale dei Comitati del “Una giornata Senza di Noi immigrati”ha fatto il resto e permesso di avviare un processo sociale e operativo anche nel nostro territorio.

Più che lo sciopero degli stranieri (improbabile e difficilmente attuabile), mi ha convinto da subito la necessità di fare emergere la “vera clandestinità”: quella di milioni di persone che da anni lavorano, studiano e pagano le tasse nel nostro paese ma che sembrano restare invisibili agli occhi di media e cittadinanza..

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Una iniziativa con e non senza gli immigrati

Una prima scommessa che ci siamo posti è stata quella di non voler ripetere l’ennesima iniziativa “per gli immigrati ma senza gli immigrati”.CIMG6894

L’Assemblea costitutiva del Comitato a Monza, ha visto invece una grande presenza delle diverse comunità d’immigrati e soprattutto una reale volontà di partecipazione positiva e non solo di protesta. Per la prima volta “con noi” lavoravano fianco a fianco “tra di loro” immigrati di nazionalità diverse, soprattutto sudamericane, asiatiche e arabe

CIMG6863La preparazione e la realizzazione del lungo week end di iniziative, si è dimostrata molto impegnativa: poco tempo a disposizione, soldi mancanti, complessità operativa.

Il tutto cercando di coniugare scelte condivise e necessità di concretezza.

Ancora una volta, questo è stato invece possibile per la grande passione e motivazione che ha mobilitato decine e decine di persone che hanno creduto nell’iniziativa.

Riguardo alla riuscita delle iniziative

Il programma, prevedeva volutamente diverse iniziative, con diverso significato e rivolte a target diversi.

A consuntivo, c’è stata una complessiva riuscita delle iniziative, per quantità della partecipazione e qualità dei contenuti espressi.

CIMG6870E’ stato simbolicamente ed emotivamente importante l’iniziativa di Desio per ricordare Rashid (un giovane lavoratore marocchino morto nel cantiere); così come l’intervento in conferenza stampa di un imprenditore dell’alta Brianza, che ci ha ricordato l’indispensabilità per la sua azienda della presenza degli immigrati, per il loro contributo in termini di qualità, flessibilità e relazioni sindacali.

 

Malgrado la pioggia,il freddo, il blocco del traffico, la presenza di circa 500 partecipanti (a maggioranza immigrati) alla manifestazione di Domenica pomeriggio in Piazza Trento, ha segnato il livello più alto, per una Monza che non aveva mai visto un corteo di questo tipo con la partecipazione degli stessi immigrati.

 

Infine “l’invasione” delle Comunità migranti Lunedì sera, seduti sui banchi dei Consiglieri Comunali del Comune di Monza, ha sancito simbolicamente e politicamente la presenza dei migranti, in quanto cittadini che intendono interloquire con le istituzioni e di sollecitando sacrosanti diritti di cittadinanza in quanto nuovi cittadini monzesi e lombardi.

Il Sindaco e la Provincia, sono stati nell’aula decisamente e positivamente “spiazzati” dalla serietà e credibilità della presenza e delle proposte presentate dagli immigrati con uno specifico documento.

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Sin dall’inizio molti immigrati e volontari, hanno richiesto che in futuro, il lavoro avviato abbia un seguito.

La riuscita dell’iniziativa, certamente potrà favorire il proseguire di questa esperienza, anche se solo una attenta valutazione, permetterà di guardare dentro anche i limiti, distanze e mancanze riscontrate in questo mese di lavoro comune

 

Il colore giallo…il senza la firma del Pd…ma con il Pd con noi….

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La scelta del movimento di colorare di giallo tutta l’iniziativa: nastrini, bandiere, striscioni aveva due precisi significati. Il giallo è il colore del cambiamento e dell’antirazzismo e dall’altra non risponde al colore di nessun partito politico. Antipolitica? Proprio il contrario. I comitati hanno voluto difendere l’autonomia e il pluralismo culturale e politico, sia degli immigrati, che della associazioni e sindacati che ne hanno dato sostegno. Un colore e una autonomia che permettessecosì di rivolgersi anche un pezzo dell’opinione pubblica distante e confusa, che avrebbe visto come strumentale una iniziativa connotata dalla firma dei partiti.CIMG6910

Ai partiti, è però stata richiesta la singola adesione di sostegno e la mobilitazione al proprio interno.

Così è stato per il Pd a livello nazionale, provinciale e monzese, così è stato con la nostra presenza e presa di posizione sia nel Consiglio comunale, che nell’incontro in Comune con la delegazione delle comunità.

Al proposito concludo con un pensiero personale su questa questione.

Ho da sempre creduto all’autonomia dei movimenti ed anche in questo caso ho partecipatoe coordinato il comitato a titolo personale. Ho difeso tale autonomia, quando un partito della sinistra radicale ha cercato di forzare la mano e capisco anche parte dei nostri militanti che vorrebbero rendere visibile la presenza del PD in queste occasioni.

Sono però convinto e ne ho avuto anche in questa esperienza, che “l’essere parte” dei movimenti senza strumentalità, alla lunga paga anche in termini di consenso.

CIMG6961La gente infatti poi riconosce le persone per quello che sono (anche del Pd), il loro impegno e la loro presenza. E’ avvenuto per me e Monica del Circolo Pd di Lissone, in termini di riconoscimenti da parte di molta gente immigrata e non. Insomma con un gioco di parole:

“il PD c’era perché non c’era…”.

Sergio Civati

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