All'inizio le volevano cancellare. Poi le volevano ridurre. Ora vorrebbero che almeno stessero al loro posto, buone e zitte. Alla giunta Allevi le Consulte di quartiere non sono mai andate a genio.
D’altra parte è comprensibile. Per chi non concepisce la partecipazione come opportunità e la considera invece un intralcio alla possibilità di governare indisturbati, tutte quelle persone che si riuniscono per discutere e proporre soluzioni per il quartiere in cui vivono sono solo un inutile impiccio. Le Consulte non sono obbligatorie, le ha volute l’Amministrazione precedente e forse anche per questa ragione fosse per loro le avrebbero già abolite da un bel pezzo. Ma ci sono, esistono e, pur tra alti e bassi, fanno sentire la loro voce. Ecco, questo è il punto: alla Giunta di destra non va giù che gli esponenti delle Consulte parlino con la stampa, soprattutto per dire cose non gradite a chi comanda. Non hanno digerito e sono rimasti infastiditi da alcuni articoli apparsi sui giornali. Lo hanno detto chiaramente i rappresentanti dell’amministrazione comunale ai coordinatori delle Consulte nel corso di una riunione che si è svolta negli scorsi giorni. Con buona pace per la libertà di esprimere le proprie opinioni e per quella della stampa di riportarle, sono ammesse solo manifestazioni di plauso all'operato di questa Giunta. Quindi il nulla, il più totale silenzio.
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