Nel corso di una conferenza stampa, alla presenza dell'assessore alle Politiche Sociali Cherubina Bertola, è stato presentato il progetto Pane e Rose. Il progetto vuole rispondere, a Monza, all'emergenza alimentare della popolazione più fragile.
Il comune di Monza ha coinvolto le associazioni del territorio che danno assistenza ai bisognosi, incoraggiandole a mettersi in rete, contro le vecchie e nuove povertà.
La sfida è stata raccolta mediante la creazione di una rete di solidarietà tra associazioni di diverso orientramento, cultura, religione, accumunate dai valori di responsabilità e gratuità nel contrasto alla povertà. Una caratteristica innovativa che rende questo progetto unico nel panorama lombardo.
Ciascuno di loro mette a disposizione le proprie conoscenze, competenze e risorse di volontariato. Chi cura il trasporto delle derrate, chi la confezione dei pacchi, chi la distribuzione alle famiglie. La rete, con la collaborazione di aziende profit attive nella responsabilità sociale d'impresa, intende trasformareun rifiuto in risorsa, ridando valore al cibo altrimenti sprecato.
Il centro di raccolta e di smistamento cibi è previsto presso il CCD comunale di via Silva.
Partner del progetto è la Coop che da 10 anni, grazie al progetto Buon Fine, recupera i prodotti alimentari vicini alla scadenza o con confezioni ammaccate, ma ancora buoni e sicuri.
L'obiettivo del progetto è di integrare con prodotti freschi, raccolti nei punti vendita della distribuzione alimentare, le forniture di alimenti contribuendo così al contrasto alla povertà, alla lotta agli sprechi alimentari e anche ad un alimentazione più sana.
Previsto un coordinamento che gestirà un gruppo di volontari impegnati nelle varie attivià. Il progetto prevede il coinvolgimento di 700 famiglie con circa 2200 persone come potenziali
Non saranno i cittadini assistiti da strutture caritative gli unici beneficiari del progetto ma lo sarà anche tutta la città che in questo sviluppa l'inclusione sociale attraverso il sostegno ai deboli rafforzando il legame tra tutti i cittadini, valorizzando e promuovendo il volontariato locale. Senza dimenticare poi i benefici per l'ambiente evitando che del cibo buono diventi rifiuto gravando sui costi di smaltimento.
Report