Un consigliere comunale e un ex consigliere della vecchia provincia - e appena rieletto in quella "nuova". Un dirigente presso una società di telecomunicazioni internazionale del gruppo British Telecom e un funzionario dell’Inps di Monza. Alberto Pilotto e Mimmo Guerriero sono i due candidati alla nuova segreteria cittadina del PD: il 15 ottobre l’assemblea monzese sceglierà uno dei due. Ecco, intanto, come si presentano.
Domenico Guerriero: perché, secondo te, dovrebbero votarti?
Mi sono candidato perché vorrei dare una mano al partito, vorrei aiutarlo a cambiare. In meglio, ovviamente.
Cos’è per te il Partito Democratico e su quali valori si fonda o si dovrebbe fondare?
Il PD è il mio ultimo partito: se mai dovesse sciogliersi, non aderirei più a nessun’altra formazione politica. È un partito di sinistra che è entrato nel Pse riuscendo ad unire tradizioni diverse; è un partito che è stato in grado di avvicinare persone che hanno una forte tradizione di sinistra e altre che hanno, invece, una profonda matrice cattolica. I suoi valori sono quelli che, da sempre, hanno fatto la storia della sinistra: cercare di eliminare le disuguaglianze sociali, perseguire la libertà.
Apriamo il capitolo amministrazione: chi è per te Roberto Scanagatti? Si può andare contro una sua direttiva?
Per me è IL sindaco di Monza, il migliore, perché in grado di agire con concretezza e risolutezza. L’unica cosa che gli contesto è la gestione degli uffici pubblici: avrei cercato di renderli più funzionali.
Consiglieri comunali: una risorsa certamente fondamentale per il Partito. Anche se non presenziano alle assemblee cittadine ?
I consiglieri comunali sono la risorsa fondamentale del partito, ancora prima degli assessori e del sindaco. Quando in consiglio sono la maggioranza hanno da affrontare numerose difficoltà: le loro proposte devono essere elaborate e condivise con l’amministrazione e questo richiede una fatica in più. I consiglieri sono la voce del partito e il partito è una sorta di “cassetta degli attrezzi” per i consiglieri: raccoglie le voci delle persone. I fili tra queste due formazioni sarebbero da riallacciare.
Un dilemma ormai “storico”: potere all'assemblea o potere agli iscritti?
Io propendo per l’elezione diretta da parte degli iscritti. C’è da dire che un partito che è riuscito ad ottenere il 47% dovrebbe migliorare il tesseramento, ampliando il proprio bacino d’utenza.
Ritieni che l’organizzazione territoriale in circoli di cui Monza si è dotata sia ancora valida?
No, non è più valida. Non credo che i circoli possano continuare a vivere così. Forse saranno accorpati in un’unica assemblea, forse saranno accorpati solo alcuni circoli. Potrebbero anche nascere formule diverse, come i circoli tematici o i circoli aperti. Per quanto riguarda l’esecutivo, ecco, immagino una squadra davvero forte per il futuro, con segretari di circolo ben rodati. La nuova segreteria avrà un rapporto più stretto e diretto con il capogruppo in consiglio comunale.
Per finire tre risposte secche: il quotidiano che leggi più spesso, il nome di uomo da "Pantheon della sinistra (o del centro sinistra)" e la prima iniziativa da segretario cittadino.
Leggo “La Repubblica” da sempre. Un uomo da “Pantheon” per me è Bruno Trentin: ex partigiano, ex segretario Cgil che, tra i suoi tanti meriti, ha avuto anche quello di contribuire a far nascere il PD. Come prima iniziativa, farei modificare il regolamento per dare a tutti gli iscritti al partito la possibilità di votare.
Report