In una notte "triste" per l'Europa: con le affermazioni degli euroscettici e l'avanzamento delle destre in Francia e in Inghilterra e in altre nazioni europee, è successo quello che non ti aspetti. Una vittoria clamorosa e senza precedenti per il PD e la storia del centrosinistra: oltre il 40%!
Il PD è il primo partito progressista in Europa, distacca nettamente più di 20 punti il M5S di Grillo e sancisce la disfatta (speriamo definitiva) dell'esperienza dell'ex-cavaliere.
Una vittoria a tutto campo: nella nostra circoscrizione (Italia centr0-occidentale) va oltre il 40% (anche in Lombardia), con i 5Stelle al 18% e Berlusconi al 16%; nel Nordest, la famosa "enclave" della lega e del centrodestra, voliamo oltre il 43%; nelle tradizionali regioni "rosse" del centro siamo al 46% "come ai bei tempi" e infine nel sud e Isole dove ci davano tutti in grande difficoltà siamo e nettamente il primo partito italiano.
E Monza?... da strabuzzare occhi e orecchie con un 47% senza precedenti che mette assieme l'impresa nazionale di Renzi con la nostra buona amministrazione
I raffronti poi con il 25% del PD delle elezioni politiche e le ultime europee, il crollo di Forza italia (35% alle precedenti UE) e la perdita secca di 5 punti dei 5 stelle danno poi dimensione ulteriore al clamoroso risultato del PD. Oltre il PD di Veltroni e perfino oltre il PCI di Berlinguer.
Buone notizie anche sul fronte "eletti". Tre su tre i lombardi sicuri: la nostra capolista brianzola Alessia Mosca con un brillantissimo risultato (180 mila) e a seguire Patrizia Toia e Panzeri
Avremo tempo di approfondire il risultato che appare: di "opinione", che recupera voti ai 5stelle e ascigua quello che era una volta il "centro". Un risultato frutto indubbio della forza e determinazione della leadership di Renzi e del suo progetto di rinnovamento dentro il partito e nel paese; E' il frutto del lavoro unitario in campagna elettorale di tutto il partito e del lavoro delle migliaia di volontari che anche a Monza, in condizioni difficili hanno fatto vincere la speranza e la proposta rispetto agli insulti e alla paura.
Se la coerenza avesse ancora valore in politica oggi Grillo dovrebbe mantenere la promessa di dimettersi lui e non Renzi e Napolitano... ma...
Report