Mercoledì 5 febbraio, ho partecipato al secondo incontro del ciclo, a Bellusco, comune virtuoso della nostra provincia. In qualità di relatori, erano presenti Laura Barzaghi (Consigliere Regionale PD), Mimmo Guerriero (Capogruppo PD Provincia di Monza e Brianza), Marco Molgora (ex Assessore all'Ambiente della Provincia di Lecco) e Roberto Invernizzi (Sindaco di Bellusco).
Partendo dal livello territoriale più alto, sono stati condivisi i dati del nuovo Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti. Da quando è scaduto quello precedente (2004-2011), la Regione ha cominciato l’iter di preparazione di questo che sarà varato a febbraio e avrà scadenza nel 2020. E’ un documento di 3000 pagine (!) che affronta le ipotesi di sviluppo della gestione dei Rifiuti Urbani ed il coordinamento delle azioni per raggiungere i traguardi, ma anche la gestione dei Rifiuti Speciali e tanti argomenti specifici (imballaggi, decontaminazioni,..). Il documento è frutto del lavoro della IX Legislatura (la precedente). Il Piano chiuso nel 2011 aveva per i Rifiuti Urbani un obiettivo del 50% di raccolta differenziata (non raggiunto). Per i Rifiuti Urbani, dieci gestori coprono il 50% della Lombardia, altri cento il restante 50%: la frammentazione è evidente.
Il nuovo Piano valido fino al 2020 si basa su stime demografiche ed economiche (ad esempio: Popolazione in leggera crescita +6%, riduzione della produzione dei rifiuti anche in virtù della crisi economica che stiamo attraversando) e pone i seguenti macro obiettivi: Raccolta D ifferenziata al 67% a livello regionale, Rifiuto Urbano pro-capite di circa 450Kg/ab -9% rispetto al 2010.
Il Piano ipotizza diversi scenari per lo smaltimento del RUR Rifiuto Urbano Residuo attraverso l’incenerimento ed il TMB Trattamento Meccanico Biologico (ce ne sono ormai diverse modalità e per fortuna la ricerca va avanti..). Il Programma della Regione affronta quindi anche il fabbisogno impiantistico dei diversi scenari alternativi. Personalmente, ho avuto subito l’impressione di obiettivi poco ambiziosi (es: 67% medio di Raccolta Differenziata nel 2020) e non ho gradito alcune affermazioni diLaura Barzaghi. Per esempio, a proposito della risoluzione della Regione Lombardia che parla espressamente di un programma di “ decommissioning” degli inceneritori, votata all’unanimità dal Consiglio, secondo la sua lettura il voto unanime è dato dalla contrarietà alla rete nazionale integrata di incenerimento, non ad una scelta contro l’incenerimento. Viceversa, parlando di inceneritori, si è limitata ad un “non ne saranno costruiti di nuovi” e “non si possono spegnere dalla sera alla mattina!”. E chi lo pensa? Dagli interventi di Tutino e Favoino nell’incontro del 29 gennaio era chiaro a tutti che non è un progetto facile, che non si va avanti con gli slogan, ma anche che si può andare in quella direzione, che “Rifiuti Zero più che una destinazione è un viaggio e bisogna partire” e fare il revamping dei vecchi inceneritori non porta in questa direzione.
Sempre rispetto al fabbisogno impiantistico, gli attuali 14 impianti di compostaggio sono ritenuti insufficienti: ne mancano 4 o 5 per coprire l'incremento di frazione organica umida previsto dal Piano.
Negli interventi successivi mi sembra di aver visto più determinazione. Mimmo Guerriero ha parlato dell’iter delPiano Provinciale dei Rifiuti, che ha un orizzonte di 10 anni, esordendo sulla criticità del rapporto rifiuti e legalità, oggetto dell’ ultimo incontro, il 20 febbraio a Seregno. E’ un’emergenza, perché il giro d’affari è importante, il mercato non è concorrenziale, ma caratterizzato da cartelli, molti dirigenti pubblici sono in difficoltà. Il PD ha chiesto l’aiuto di alcuni Sindaci (tra cui quello di Bellusco) che hanno presentato nove osservazioni al Piano provinciale. In base ad essi, il PD presenterà i propri emendamenti su temi quali: la riduzione dei costi di gestione, un sistema di premi e penalizzazioni per i Comuni, la proposta di due ambiti per il ciclo integrato (con una gestione tipo ATO), la tariffazione puntuale, indicazioni tecniche su raccolta e recupero dei materiali, razionalizzazione delle piattaforme ecologiche, target per la Raccolta Differenziata al 75% nel 2020, campagne di comunicazione, studio delle nuove metodologie di smaltimento.
Marco Molgora ha raccontato l’esperienza del ciclo integrato della Provincia di Lecco: il preesistente Consorzio Intercomunale Eliminazione Rifiuti Solidi si è trasformato nel 1995 in una Società, la Silea S.p.A , il cui capitale è detenuto totalmente dai Comuni. Silea si occupa solo dello smaltimento, mentre la raccolta è gestita direttamente dai Comuni ma in modo omogeneo .
La gestione dell'intero ciclo di smaltimento dei rifiuti con un bilancio complessivo - che tiene conto anche dei ricavi da produzione di energia elettrica del termovalorizzatore e dei corrispettivi dei consorzi di filiera - ha consentito di modulare le tariffe di smaltimento premiando i comportamenti virtuosi come la raccolta differenziata e penalizzando l'incenerimento.
Molto interessante sembra essere l' impianto di compostaggio di Annone Brianza, che è stato realizzato in modo tecnicamente perfetto, con piena soddisfazione del territorio in cui sorge. Un aspetto che Marco ha sottolineato è la natura sostanzialmente pubblica di Silea, senza obiettivi di guadagno economico ma solo di soddisfazione dei bisogni della collettività.
L’ultimo intervento è del padrone di casa, Roberto Invernizzi, Sindaco di Bellusco. A mio parere
- la passione e la determinazione con cui questo Comune ha affrontato la questione dei rifiuti,
- ha ottenuto il 78% di raccolta differenziata partendo per primo in Italia nella raccolta dell’umido,
- ha una tariffazione che copre i costi totali del servizio sin dal 2005 e non si ferma, introducendo miglioramenti di processo, idee, innovazione e con risultati concreti anche per le tasche dei cittadini, non solo per l’ambiente,
rinforza una visione che il Partito Democratico sta facendo sua e dovrebbe spingere gli Amministratori Regionali e chi è in Parlamento ad osare molto di più, a puntare veramente nella direzione Rifiuti Zero .
Da leggere:
Rifiuti una minera d'oro (La Stampa)
Obiettivo rifiuti zero (pdmonza.org)
Report