Mi è capitato di recente di leggere un piccolo saggio, breve ma molto prezioso, sull’uso e l’abuso che la politica moderna fa del sondaggio: si tratta di “Attenti al sondaggio” di Paolo Natale. Lettura interessante. L’autore osserva come in Italia non ci sia mai stata una vera “cultura”, chiamiamola così, del sondaggio - altrimenti detto “indagine statistica o demoscopica” - e come oggi i sondaggi vengano usati e abusati, anche - anzi, soprattutto - dalla politica.
Sembra quasi che, senza l'ausilio dei risultati di un sondaggio, nessuno si senta legittimato a fare scelte di alcun tipo.
I greci consultavano l’Oracolo di Delfi o la Sibilla Cumana. Poi è arrivata la vox populi. Oggi ci sono Pagnoncelli e la Ghisleri.
Senza arrivare a sostenere, come ha fatto Guido Ceronetti, che “il sondaggio e le statistiche hanno sostituito gli oroscopi, ma hanno valore e probabilità uguali” si deve tuttavia riconoscere che, come sottolinea Paolo Natale, il sondaggio è uno strumento tanto utile quanto pieno di tranelli: va fatto secondo regole definite e con certi criteri di scientificità.
E quindi noi non ci cimentiamo nemmeno.
Quello che vi proponiamo, dunque, non è un sondaggio né pretende di esserlo: non ne ha nessuna caratteristica poiché non è basato su un campione rappresentativo. Si tratta, più che altro, di un questionario, una specie di “termometro”, per tastare gli orientamenti di chi frequenta e legge il nostro sito. Uno strumento per interagire insomma.
Questo che vi proponiamo, sulla proposta di legge elettorale all’esame in questi giorni alla Camera, sarà il primo di una serie: altri ne seguiranno, anche su temi più strettamente legati alla nostra realtà monzese.
Per votare basterà accedere al questionario cliccando sul link sottostante. Si potrà votare fino alle 20 di venerdì 7 febbraio.
Alla chiusura del periodo di “voto” saranno resi noti i risultati.
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